L’attività di indagine che ha consentito di ricostruire una serie di abusi realizzati in ambito extrafamiliare, nasce dalla segnalazione di un amico di famiglia, con cui la minore si era confidata chiedendo aiuto.
Gli acquirenti si sono subito attivati per ottenere i riscontri necessari, provvedendo tra l’altro ad ascoltare in modalità protetta la minore, all’interno della stanza “Arcobaleno". Si tratta di un locale della Squadra Mobile appositamente realizzato per ascoltare con il dovuto supporto psicologico e la necessaria videoregistrazione i minori presunti vittime di abuso sessuale.
Proprio in questi "interrogatori protetti", nei quali si procedeva in due occasioni con l’assistenza della Dott.ssa GAGLIO Giuseppina, psicologa stabilmente operante all’interno della sezione tre in forza di un progetto finanziato dalla Provincia Regionale di Trapani, emergevano significativi riscontri all’ipotesi investigativa.
Ulteriori riscontri si sono acquisiti dall'ascolto dei familiari della min
ore, nonché di personale scolastico; infatti in quest’ultimo ambiente la minore aveva evidenziato taluni disagi che letti alla luce di quanto emerso sono risultati chiare conseguenze delle violenze subite.
Dopo l’arresto, l’uomo è stato tradotto presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria.