Queste le parole di Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia ai microfoni di Econews , dopo l'annuncio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che parla di ricostruzione in quattro - cinque mesi sul modello delle casette dell'Aquila. ''A Messina il tema e' quello della delocalizzazione, non solo delle case ma anche delle infrastrutture che
non dovrebbero stare all'interno dei greti dei fiumi o delle fiumare. Ma siccome non dobbiamo trovare il modo di trasferire temporaneamente le persone che abitano nelle case che stanno dentro i greti dei fiumi, ma le dobbiamo trasferire definitivamente, la soluzione abruzzese non e' la piu' adatta''.
Anche in questo caso si parla di disastro annunciato. ''In questi anni - dice Fontana - noi ci siamo occupati di questi territori preannunciando quello che e' successo, non perche' siamo delle Cassandre ma perche' era facile prevedere che disastri di questo tipo potessero avvenire in quei luoghi.
Oggi ci limitiamo a fare quello che purtroppo fanno tutti: osserviamo e ragioniamo sulle cause. Sarebbe facile dire ''l'avevamo detto', ma il problema e' che in questi anni nessuno ha fatto niente per evitare che queste tragedie avvenissero''.
Legambiente da anni collabora con il dipartimento regionale della Protezione Civile, in progetti di formazione e sensibilizzazione sia per i cittadini che per le amministrazioni comunali perche' si possa passare ad un nuovo modello di gestione del territorio: ''Nel corso degli anni abbiamo con forza chiesto ai Comuni - continua Fontana - di adeguare al rischio i piani regolatori e soprattutto di cominciare a delocalizzare abitazioni e infrastrutture.
Purtroppo non siamo stati ascoltati ma continueremo a farlo''.