Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
06/10/2009 04:23:13

Lo schianto mortale di Piazza del Popolo. Si cerca l’altra auto?


Le risultanze degli esami tecnici confermano – secondo le nostre indiscrezioni – l’ipotesi dell’alta velocità. Nessuno degli agenti delle forze dell’ordine intervenuti si è voluto sbilanciare, per ovvi motivi di riservatezza, ma la velocità indicata da alcuni testimoni (presenti non tanto sulla scena dell’incidente, ma nell’immediatezza dei soccorsi, quando il terribile botto ha svegliato tutta la piazza) di una velocità possibile tra i 110 e i  170 Km/ h non è lontana dal vero.
Anche perché c’è un dato, impressionante, e ufficiale: la strisciata della frenata della Fiat Stilo con a bordo De Castro e De Milito era di circa 36 metri.
Un auto non può andare così veloce, se non per qualche ragione. Ed è per questo che si fa sempre più strada l’ipotesi della gara di velocità, che è quella che è balzata subito davanti la scena dell’incidente. Ovverto, De Castro e De Milito non erano due giovani lanciati alla pazzia contro un muro. Erano una coppia in gara con un’altra coppia, e con un’altra auto, magari un'altra utilitaria, che è scappata subito dopo l’incidente, magari perché ha intuito , dal botto, quello che era successo. E’ una pista su cui gli inquirenti stanno indagando, ricostruendo le ultime ore delle vittime, il loro giro di amicizie e di frequentazioni, per capire che tipi fossero.
L’impatto è stato violentissimo. Racconta Luca Isacco, ispettore dei vigili urbani di Marsala: “Ero in reperibilità, quella notte, e mi hanno chiamato avvertendomi che dovevo recarmi sul posto. La scena era raccapricciante, anche se quando siamo arrivati noi i corpi già non c’erano più, perché i soccorsi, efficientissimi, erano già arrivati”.
Ieri al Marsala Expo non si parlava d’altro. Ci sono due interi quartieri popolari sotto shock, due famiglie straziate. “Hanno voluto fare come Fast and Furious” è il passaparola tra i giovani. Si tratta del film, molto famoso, che racconta, appunto, delle corse clandestine nella grandi città tra bande rivali.
Al volante c’era De Castro, i due viaggiavano da Via Mazzini in direzione Piazza Mameli. Facciamo un esercizio di immaginazione: pensiamo ad una corsa notturna, verso le 4 del mattino. Partenza? Piazza Inam, a quell’ora deserta – come tutta Marsala d’altronde. Via Mazzini è un rettilineo perfetto. Arrivo: proprio Piazza del Popolo. E allora, le due macchine corrono, magari la Fiat Stilo di De Castro / De Milito arriva pure prima al traguardo, ma poi, per l’alta velocità, non riesce a frenare, sbanda, travolge una macchina posteggiata e sbatte contro lo spigolo dell’edificio del mercato del pesce. L’altra coppia di guidatori, presa dal panico, non rallenta, anzi, scappa. E’ un’ipotesi remota? Può darsi. Ma al momento è anche un pista investigativa da non trascurare.
Ieri, intanto, una Chiesa Madre gremita come non mai ha dato l'ultimo saluto ai due ragazzi, tra lo strazio di amici e parenti e gli sguardi attoniti di due interi quartieri popolari. Gente umile, tante donne, tantissimi ragazzi, non hanno voluto fare mancare il loro affetto  alle famiglie in un momento dolorosissimo.