Il Comune ha provveduto a garantire i canoni d’affitto per gli ex-occupanti fin quando l’IACP di Trapani non provvederà alla ristrutturazione delle stesse per poi assegnarle o ai precedenti occupanti abusivi o a chi è in lista nella relativa e legittima graduatoria.
Da qualche giorno abbiamo notato che nella palazzina centrale è stato abbattuto il muro che impediva l’accesso allo stabile, precauzione necessaria per evitare intrusioni o nuove occupazioni. Noi siamo entrati.
Le condizioni dell’immobile giustificano la misura presa dal Comune, anzi, è un miracolo che stia ancora in piedi. Il cemento armato ha deposto le armi, crepe in ogni dove, le rampe delle scale non rispondono a nessun canone basico di stabilità , le ringhiere dei primi due piani sono improvvisate con assi di legno. Ora che l’ingresso è libero il palazzo è diventato una zona franca per gli animali randagi e per ogni rigattiere che ha pensato di staccare dalle pareti infissi, sifoni, raccordi, rubinetti: tutto il materiale ferroso da poter rivendere ai vari “sfasci”.
Arrivati al secondo piano ci fermiamo. Distinguiamo due voci maschili provenienti dai piani superiori. Dialogavano con calma in dialetto marsalese. Francamente non ce la siamo sentita di continuare la scalata, d'altronde non potevamo conoscere le intenzioni degli interlocutori. Poteva trattarsi di nuovi occupanti, ladri di rame o assuntori di stupefacenti. Verificare le frequentazioni dell’immobile spetta alle autorità competenti, se ne avranno tempo o voglia.
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Quel palazzo è abitato, forse dai vecchi abitanti, forse da qualcuno che ne ha approfittato... Riteniamo che le autorità competenti debbano nuovamente sigillarlo perché nella zona, anche senza le precedenti famiglie, abitano molti bambini che magari, sottovalutando la pericolosità dell’immobile, potrebbero avere la tentazione di visitarlo, ma la struttura è pericolosa e potrebbero farsi del male.