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12/10/2009 04:36:16

Continua la mobilitazione degli agricoltori. Il 19 Ottobre una manifestazione regionale

Infatti, il prossimo 19 ottobre scenderanno a Palermo con migliaia di agricoltori per dire basta alle promesse presentate dal Governo Regionale lontano dai problemi reali che sta attraversando, fino ad oggi non mantenute. Gli agricoltori chiederanno per l’ennesima volta una risposta forte alla profonda crisi che sta vivendo l’agricoltura trapanese e siciliana. Per tutti i settori è, infatti, “allarme rosso”. I prezzi sui campi sono sempre più in caduta libera e i costi produttivi e contributivi hanno toccato livelli non più sostenibili. Uno scenario alquanto preoccupante.
“Il panorama -afferma il presidente provinciale della Cia Pino Aleo- è reso ancora più complesso dalla mancanza di una valida politica a sostegno dell’agricoltura. Da parte del Governo Regionale non ci sono state risposte adeguate per fronteggiare queste situazioni di crisi, basti pensare alla mancata applicazione, dei cinque articoli previsti per settore agricolo, della finanziaria pubblicata lo scorso maggio. Pochi e totalmente insufficienti sono i provvedimenti approvati in questi ultimi mesi. Nessuna misura è riuscita ad incidere positivamente sull’imprenditoria agricola. “Siamo stanchi -avverte Aleo- delle tante promesse mai mantenute. Un esempio su tutti è quello delle circolare applicative che l’Assessore della Agricoltura Regionale doveva emanare e dal protocollo d’intesa che doveva firmare con gli Istituti di credito, che avrebbe messo in movimento il sostegno al ripianamento dell’indebitamento delle aziende singole e Cantine sociali. Su di esso si era impegnato personalmente, aggiunge Aleo, l’assessore regionale all’agricoltura, onorevole Cimino lo scorso 4 agosto davanti a oltre un migliaio di agricoltori, confortando i presenti che entro un mese avrebbe risolto la questione. Purtroppo, fino ad oggi, non abbiamo visto alcun atto concreto in questa direzione”. Si ha la netta sensazione, afferma Aleo, che questo Governo non ha le carte in regola per potere intervenire, ovvero non ha i fondi sufficienti per sostenere quanto scritto nella legge finanziaria.
“La nostra mobilitazione, come abbiamo ribadito anche durante l’ assemblea tenuta alla Cia di Petrosino di ieri sera, sarà determinata e si svilupperà, con manifestazioni ed iniziative, sul territorio, prima di partire per Palermo. Vogliano -aggiunge il presidente della Cia- che sul settore si concentri attenzione.
Chiediamo misure straordinarie ed efficaci. Le imprese agricole hanno bisogno di adeguati sostegni e soprattutto di chiarezza e di minori ostacoli, sia di carattere economico che normativo. Protestiamo per ottenere i legittimi diritti di centinaia di migliaia di agricoltori che devono essere considerati alla stregua delle altre categorie produttive del Paese”.
“Oltre a fronteggiare la grave emergenza, la nostra protesta -ha rilevato- è finalizzata ad un radicale cambiamento della politica agricola siciliana. Vogliamo che ci sia un nuovo progetto. E questo deve essere il compito della Conferenza regionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale che va svolta in tempi rapidi. Per questo motivo rinnoviamo la nostra sollecitazione all’assessore regionale dell’agricoltura, on.le Michele Cimino affinché sia coerente e mantenga l’impegno, preso lo scorso 4 agosto a Petrosino.
Il Governo Regionale deve dare garanzie reali e sostegni concreti alle imprese agricole che, ogni giorno di più, perdono competitività sui mercati, mentre i produttori vedono ridurre i propri redditi e aumentare le difficoltà che impediscono di sviluppare una valida attività imprenditoriale. In una parola, ci batteremo per evitare il tracollo del settore”. Deve, inoltre intervenire presso l’AGEA per sbloccare gli anni 2007 e 2008 relativamente alla misura F1A, riduzione fitofarmaci per dare una boccata d’ossigeno ai produttori agricoli.