Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
06/11/2009 19:00:58

Pesca: rischiano la dismissione le imbarcazioni castellammaresi

- potranno presto operare anche su fondali di 100 metri rispetto al vincolo dei 400-500 imposto dall’attuale linea batimetrica, e cioè il limite lungo il quale possono operare.

La nuova prospettiva è stata concordata giovedì mattina a Palermo nel corso di un incontro tecnico promosso dal Vice Presidente della Commissione Sanità all’Ars, l’onorevole Giuseppe Lo Giudice, una delegazione di pescatori che operano nel Golfo di Castellammare, l’assessore regionale alla Cooperazione e Pesca Titti Bufardeci e il Direttore del Dipartimento Gianmaria Sparma.

«Nel Golfo di Castellammare, su fondali di 400-500 metri – ha spiegato nel corso dell’incontro Enzo Gianquinto, portavoce dei pescatori – ormai non si pesca più nulla. Se ai pescatori non viene consentito di operare su fondali di 100 metri, potranno semplicemente dismettere le imbarcazioni»

Per consentire questa possibilità occorre spostare la linea batimetrica di confine che attualmente vincola l’operatività dei pescherecci.
Nel corso dell’incontro si è verificato che è possibile farlo pur rispettando i vincoli normativi comunitari in materia di pesca.

L’assessore regionale alla Pesca Bufardeci ha quindi assunto l’impegno, espletati i rilievi di natura tecnica e non appena i pescatori forniranno all’assessorato le precise indicazioni per segnare la nuova linea batimetrica, a modificare gli attuali vincoli.