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09/11/2009 05:24:05

Programma di Sviluppo Rurale Sicilia: dal 2007 tutto fermo, finanziamenti a rischio

che, invece di agevolare l’uscita dalla crisi delle nostre aziende agricole, pare la alimenti. Il comunicato stampa in questione è della settimana scorsa, e proprio oggi è la scadenza di presentazione dei progetti volti all’ammodernamento delle aziende agricole e soggetti a possibile finanziamento della Comunità Europea. Bene… ,fino a qualche giorno fa non era stato presentato ancora alcun progetto. Ma perché?
Noi ce lo siamo fatti spiegare dallo stesso dottore Pellegrino, che così ha detto ai microfoni della nostra redazione: “Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale, il famoso PSR 2007- 2013, alla Sicilia è spettato un finanziamento dalla Comunità Europea di ben 4 miliardi di euro. Questi soldi devono essere spesi naturalmente entro il 2013. Noi siamo già nel 2009 e ancora non è stata spesa una lira, non è stata erogata alcuna somma né approvato alcun progetto.  Dopo due anni di venir meno delle responsabilità politiche e amministrative per quel concerne lo sviluppo rurale della nostra regione, solo da qualche mese è uscito il bando della misura 121 circa “l’ammodernamento delle aziende agricole”, che prevede lo stanziamento di 250 milioni di euro. Il problema grave è che, ancora da oggi, ovvero a 8 giorni dalla data di scadenza dei progetti, la Regione Sicilia deve ancora definire il Piano Aziendale degli Investimenti. Questo documento è indispensabile perché serve a dimostrare sia la sostenibilità finanziaria degli investimenti sia il miglioramento globale dell’azienda, oltre alla sostenibilità ambientale, ovvero gli aspetti legati al rispetto dell’ambiente. Se non viene definito questo strumento indispensabile, qualunque azienda o tecnico è impossibilitato a presentare il proprio progetto. Tra l’altro, il programma aziendale che dovremo sottoscrivere noi aziende e/o tecnici è molto complesso, quindi praticamente possiamo smettere si sperare nei finanziamenti. D’altronde, se la Regione Sicilia continua a fare riunioni con i tecnici per definire il piano aziendale degli investimenti a 8 giorni dalla data di presentazione dei progetti, non può che restare tutto bloccato, progetti e soldi. Pensare che basterebbe semplicemente prendere esempio da altre regioni, come per esempio la Regione Puglia, che sono molto più celeri nelle operazioni…”.
Insomma, ancora una volta, “ci facciamo conoscere”…

Pamela Giampino