Le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura riguardano il commerciante marsalese
Giacomo Bilardello, di 68 anni, titolare di un negozio di autoricambi a Strasatti, per il quale, in giugno, si aprirono le porte del carcere, Pietro De Vita, di 46 anni, dipendente del Bilardello, che allora fu posto ai ''domiciliari'', Elisa Conticelli Ottoveggio, di 50, e Bartolomeo Pacetto, di 48, mazarese, direttore dell'agenzia di Petrosino della Banca Popolare di Lodi, al quale il gip impose il ''divieto di esercitare, per la durata di due mesi, la professione di funzionario, o comunque impiegato, presso istituti bancari''.
L'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria fu, invece, disposto per Giuseppa Errante Parrino, di 47 anni, commerciante, di Castelvetrano, mentre l'obbligo di dimora nel Comune di residenza (Palermo) fu deciso per Sebastiano Di Franco, di 59. Gli altri due imputati sono il mazarese Giuseppe Burzotta, di 59 anni, e il castelvetranese Nicolò Salvo, di 45. I reati contestati sono quelli di usura ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria. Bilardello, De Vita, Pacetto e Conticelli sono accusati anche di associazione per delinquere. I tassi d'interesse praticati sarebbero stati, in alcuni casi, di oltre il 450 per cento annuo. L'1 dicembre, il gup deciderà sulle richieste di costituzione di parte civile.