''Primo di tutto si tenga conto dell'interesse della Sicilia e dei siciliani. E' ripartita la spesa, siamo in una fase virtuosa di start up per la programmazione comunitaria e abbiamo avviato una stagione di riforme, dalla sanita' al riordino della pubblica amministrazione. Uno scenario segnato da elezioni anticipate non gioverebbe in alcun modo alla Sicilia. E' il momento di assumersi delle forti e concrete responsabilita'.
Stiamo affrontando una congiuntura economica negativa che sembra proprio la tempesta perfetta''.
Per Bufardeci i nodi e le contraddizioni di queste settimane si dovranno sciogliere con ''la ricomposizione del quadro politico originario, ripartendo dalla coalizione che ha vinto le elezioni, dialogando percio' con l'intero schieramento del Pdl e con l'Udc''. Ma in ogni caso, se non si dovesse raggiungere un intesa concreta, ''e' necessario un appello a tutti i parlamentari regionali. Fuori dagli schemi di partito, fuori dalle logiche romane di appartenenza, ognuno di noi e' chiamato a fare una scelta in nome della Sicilia e dei suoi interessi. In questo caso, sara' utile e necessario stilare un patto costituente per un nuovo governo che sappia portare avanti le riforme, sia quelle in parte compiute, sia quelle soltanto delineate''.