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18/11/2009 05:32:33

Marsala area strategica per la costruzione del nuovo carcere

Nel frattempo il numero dei detenuti aumenta : siamo a quota 70mila detenuti. Il piano del governo prevede la realizzazione di 24 nuovi penitenziari, di cui 9 'flessibili' (vale a dire di prima accoglienza o destinati a detenuti con pene lievi, con controlli sulle mura di cinta affidati alla sola videosorveglianza) costruiti nelle grandi aree metropolitane (Milano, Napoli. Bologna, Torino, Firenze, Roma, Genova, Catania e Bari), a cui se ne aggiungono altri 8 in aree strategiche (Pordenone, Pinerolo, Paliano, Bolzano, Varese,Latina, Brescia e Marsala), anch'essi 'flessibili' e ciascuno da 450 posti, per una spesa totale di 408 milioni di euro, e da realizzare seguendo le procedure veloci utilizzate per le nuove case dell'Aquila. E ancora: altre 7 carceri 'tradizionali' sono previste a Roma, Milano, Nola, Sciacca, Sala Consilina, Venezia e Savona (4.429 posti e 613milioni di euro totali), ai quali si sommeranno 47 nuovi padiglioni in penitenziari già esistenti. L'intera operazione vale circa 1,4 miliardi di euro. Ma trovare i soldi, in tempo di crisi e di tagli, è difficile. Intanto si allunga la lista di chi muore in carcere, talvolta in circostanze oscure.
Ogni anno nelle carceri italiane muoiono in media 150 detenuti per cause non sempre certe. Anzi. Il caso Stefano Cucchi ha acceso un faro sulle morti sospette in cella, come quella denunciata due giorni fa dalla madre di Giuseppe Saladino, il detenuto 32 enne morto nel penitenziario di Parma dove era stato portato per aver violato gli arresti domiciliari. Ristretti Orizzonti, nel suo dossier 'Morire di carcere', elenca 30 casi che si sono verificati dal 2002 ad oggi e che meriterebbero "approfondimenti" da parte della magistratura. Alcune foto allegate mostrano "immagini che parlano da sole come ad esempio - afferma l'associazione - morti per 'infarto' con la testa spaccata, per 'suicidio' con ematomi e contusioni in varie parti del corpo".
Ma perché si muore in cella? Scorrendo l'elenco dal 2000 ad oggi i decessi in carcere sarebbero stati 1.531, di cui circa un terzo (545 per l'esattezza) per suicidio, un altro terzo per cause riconosciute come "naturali", e il restante terzo per "cause da accertare". Se nel 2008 i suicidi rilevati dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sono stati 46, quest'anno Ristretti Orizzonti ne ha contati 61. Dato, quest'ultimo, su cui però non concorda il Dap, secondo cui al 31 ottobre scorso sarebbero stati segnalati meno di 50 suicidi. Il Dipartimento guidato da Franco Ionta è alle prese con il massimo sovraffollamento mai conosciuto dal dopoguerra ad oggi: i detenuti che la notte scorsa hanno dormito nelle carceri italiane sono 65.416 - contro un limite di tollerabilità di 63.568 posti - e di questi 24.200 (circa il 37%) sono stranieri, mentre 31.202 (il 50% del totale) in attesa di giudizio. Troppi. Tensioni, carenza di agenti, suicidi (il più eclatante quello della neobrigatista Diana Blefari Melazzi), morti sospette, hanno indotto recentemente Ionta a prendere carta e penna per invitare il personale penitenziario a "mantenere i nervi saldi" e a "lavorare con lucidita".
Tempo fa il Ministro Alfano aveva scritto all’Amministrazione Comunale di Marsala proprio per confermare questa ipotesi: "La costruzione della nuova casa circondariale di Marsala sarà inserita nel piano straordinario di edilizia penitenziaria". La struttura dovrebbe sorgere in contrada Scacciaiazzo. Il ministro Angelino Alfano era giunto in città per visitare il cantiere di lavori per il nuovo Tribunale. Dallo stesso Guardasigilli, in verità, si erano già avute rassicurazioni circa la costruzione del nuovo Istituto penitenziario, in considerazione anche del vetusto immobile di Piazza Castello risalente addirittura all'800”. Ma i soldi ci sono?