Il corteo, partito da piazza Stazione, è aperto dallo striscione degli operai della Bienne Sud, azienda dell'indotto Fiat. A fianco dei lavoratori ci sono anche gli studenti delle scuole medie superiori: l'istituto geometra, l'Ipsia, i licei scientifico e classico. Alla manifestazione stanno partecipando anche commercianti e artigiani. In segno di solidarietà con gli operai, i negozi sono chiusi.
"Siamo molto preoccupati per il futuro dello stabilimento Fiat, ma non siamo rassegnati. Quella di oggi è una grande giornata di mobilitazione" dice il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, che sta sfilando in corteo con gli operai della Fiat. "La Fiat non può chiudere con un piano industriale - aggiunge il sindaco - una storia cominciata 40 anni fa". "Lottiamo, non demordiamo, sprigioniamo le nostre forze per difendere la nostra fabbrica e i nostri posti di lavoro", è l'appello lanciato dall'arciprete di Termini Imerese, Francesco Anfuso.
Intanto, il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola fa sapere di considerare positivamente l'interesse del gruppo cinese Chery sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese: "Noi vogliamo far crescere la produzione di auto in Italia. Ci auguriamo di farlo con Fiat ma siamo aperti a chiunque voglia venire". "Il nostro interesse è aiutare e collaborare con Fiat a crescere in Italia - ha aggiunto Scajola a margine del forum Italia-India, a New Delhi - ma siamo aperti a qualunque opportunità ".