A questo aggiungiamo, ma ciò riguarda la nostra deformazione studentesca, che ciò permetterebbe chiaramente di sviluppare un’attività economica all’interno della struttura con tutti i vantaggi che da essa derivano.
Rimaniamo pertanto fiduciosi sulla sensibilità del Presidente della Provincia e del Consorzio Universitario che già in altre circostanze hanno dimostrato, trovandoci spesso fianco a fianco a lavorare per il benessere del nostro territorio e dei nostri ragazzi. Il palascherma non può rimanere una Cattedrale nel deserto, magari non sarà la destinazione che l’Ente Provincia aveva previsto (ammesso ne avesse previsto una) ma volendo seguire un antico detto “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.
Nelle foto, in alto Giacomo Gucciardo, in basso Onofrio Alesi