“In realtà - dichiara Basile - Non stiamo trattando la demolizione. Questa è nelle cose, è
stata già decisa dal Sindaco e dal dirigente dell’Urbanistica. Il provvedimento è terminato. Noi invece stiamo trattando un altro tema: cioè dare la possibilità al cittadino abusivo di demolire il bene a sue spese, evitando i costi accessori di una gara per la demolizione, o di esecuzioni forzate. E’ per questo che abbiamo chiesto di cambiare l’oggetto della delibera in Consiglio, perché è errato parlare di demolizione, questa è ormai inevitabile. Quello che invece vogliamo fare noi e dare la possibilità ai cittadini che hanno subito il provvedimento di avere delle agevolazioni per evitare la trafila burocratica: insomma, vogliamo fare in modo che il cittadino demolisca a proprie spese, con la supervisione del tecnico del Comune, che dovrà stabilire se è stato ripristinato lo stato originario dei luoghi prima delle costruzioni. Questo metodo è più veloce del fondo di rotazione a cui fa riferimento il Sindaco, perché in quest’ultimo caso passerebbe ancora più tempo. E’ importante invece fare presto, e fare bene, perché dobbiamo dare un segnale concreto di una grande presa di coscienza nel segno della legalità e del rispetto dell’ambiente e del territorio”.
Come unica alternativa alla demolizione il Consiglio potrebbe deliberare, per casi eccezionali, l'utilizzo del bene per scopi di pubblica utilità . "E' inutile continuare a dire che bisogna pensare ai proprietari - conclude Basile - perchè quelle costruzioni già sono state confiscate e sono ormai di proprietà del Comune".