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03/02/2010 08:51:05

Fiat: oggi quattro ore di sciopero contro la chiusura di Termini


Oggi , le tute blu del gruppo, dalla Sicilia a Torino, incroceranno le braccia per dire no alla chiusura di Termini Imerese e al piano dell’azienda sugli stabilimenti automobilistici. Si fermeranno anche gli stabilimenti Ferrari e Maserati, mentre i lavoratori di Pomigliano, in cassa integrazione, protesteranno davanti alla prefettura di Napoli.
«Con questo sciopero - ha spiegato il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, che oggi sarà a Termini Imerese - i lavoratori ribadiranno la loro contrarietà non solo alla chiusura dello stabilimento, ma anche alla scelta della Fiat di ridurre la presenza nel nostro Paese».
«Scioperiamo contro l’abbandono e il tradimento degli stabilimenti del Centro-Sud - l’accusa di Giovanni Centrella, segretario nazionale dell’Ugl - da parte dell’azienda che sta dimostrando ogni giorno di più totale indifferenza nei confronti dei propri lavoratori».
Venerdì, intanto, riprenderà il confronto sul futuro della fabbrica siciliana al ministero dello Sviluppo economico, dove sono al vaglio le proposte per dare continuità produttiva e occupazionale al sito. «Il tavolo - ha sottolineato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi - è assolutamente aperto alla ricerca delle migliori situazioni che da un lato conservino l’occupazione, non solo diretta ma anche indotta, salvaguardando se possibile l’antica cultura industriale dell’auto».
Dall’esito del tavolo romano sembra dipendere anche il rinnovo degli incentivi per l’anno in corso. Il dossier è nelle mani del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e del titolare dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che dovrebbero incontrarsi tra oggi e domani per fare il punto in vista del Consiglio dei ministri, ma soprattutto alla luce del nuovo round con il Lingotto su Termini Imerese. L’ok al pacchetto di misure potrebbe così arrivare a metà mese, dopo il vertice Ue dei ministri dell’Industria che si chiuderà il 9 febbraio. ri