C'è anche padre Carlo D'Antoni, parroco della Chiesa di Bosco Minniti, e da tempo impegnato in prima linea nel sostegno ai disagiati e soprattutto agli immigrati, tra gli indagati dell'operazione della polizia di Stato di Siracusa contro una presunta banda accusata di gestire il racket per il rilascio di falsi permessi di soggiorno a clandestini. Il reato ipotizzato nei suoi confronti dal Gip di Catania, che ne ha disposto gli arresti domiciliari, è associazione per delinquere.
Stessi reati sono contestati anche all'avvocato Aldo Valtimora, un professionista assai attivo anche lui nell'azione di sostegno e di assistenza ai migranti, e al suo segretario, Antonino De Carlo, che sono stati posti anche loro agli arresti domiciliari. Analogo provvedimento restrittivo è stato eseguito nei confronti di due nigeriani. A due loro giovani connazionali é stata imposta la misura restrittiva dell'obbligo di dimora.
Per altre due nigeriane, allo stato irreperibili, invece, il Gip di Catania ha emesso ordine di custodia cautelare in carcere per riduzione in schiavitù e sfruttamento.
La vicenda ruota attorno alla chiesa di Bosco Minniti di Siracusa, una delle parrocchie di 'frontiera' spesso teatro di iniziative di sensibilizzazione e anche luogo di domicilio di numerosi migranti che poi chiedevano il permesso di soggiorno.