Secondo l’accusa, il 19 marzo 2009, i tre imputati lasciarono il carcere di Marsala intorno alle 12.30 per recarsi, con l’auto di servizio (e dunque consumando benzina pagata dallo Stato), a pranzo in un ristorante a circa 11 Km dal centro cittadino, mentre sul registro delle firme del personale fu attestata la presenza in servizio di Bellomo e Giacalone fino alle 14. E ciò, sempre secondo l’accusa, con la complicità dell’ex direttore, che avrebbe, inoltre, falsamente attestato che l’auto era uscita dal penitenziario per “rappresentanza in sede con autorità dirigente”. A condurre l’indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa, è stata la sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala