ono state indagate 10 persone, e di queste 5 sono già state sottoposte a misure di custodia cautelare in carcere e 2 sono ricercate (4 italiani dell'area del salernitano e 3 tunisini residenti a Reggio Calabria e Palermo).
Gli indagati avevano messo in piedi un'organizzazione criminale che, mediante la clonazione di targhe e documenti, contrabbandava e riciclava all'estero numerose auto rubate sul territorio italiano e smistate verso la Tunisia dal porto di Palermo. Gli investigatori del Corpo Forestale dello Stato, a seguito di un triplice arresto eseguito nel corso del 2008 nel porto di Palermo per traffico di animali protetti dalla convenzione internazionale CITES (migliaia di tartarughe) e furto di auto, hanno avviato un lungo e delicato lavoro di indagini che hanno chiarito il quadro completo dell'attività criminale ed hanno permesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo di emettere i provvedimenti oggi attuati dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. L'esecuzione dei mandati di perquisizione e degli arresti ha visto coinvolto personale della Squadra mobile della Polizia a Palermo anche perché tra gli indagati (uno arrestato) figurano due elementi della Polizia di Stato in servizio all'ufficio frontiera della stazione marittima di Palermo dove favoriva il passaggio verso l'imbarco dei mezzi rubati.