Cifre da capogiro, dunque, che ieri mattina sono state presentate a Palermo, nella sede dello Steri in piazza Marina, dal
presidente della commissione Giorgio Giallombardo: “Le tipologie di ricorsi presentati - ha spiegato – si riferiscono alle imposte dirette e indirette statali, con un incremento di quelle sull'imposta del valore aggiunto”. Così, i ricorsi hanno riguardato principalmente, nel 67% dei casi, i tributi erariali e per il restante 33% quelli locali. Dai dati presentati questa mattina risulta, inoltre, che i giudizi in appello sono stati vinti dal contribuente nel 37% dei casi, mentre nel 44,87% si sono conclusi a favore dell'amministrazione e nel restante 19% hanno avuto esiti di altro tipo. L’aumento dei ricorsi pendenti in appello alle commissioni tributarie in Sicilia va, però, di pari passo con la carenza di personale che si registra tra le fila dei dipendenti. Nell’Isola, infatti, si calcola una carenza di organico dei giudici pari al 51,49%, mentre le situazioni più critiche sono quelle che si delineano nelle province, in particolar modo nelle zone di Catania, Siracusa, Messina e Ragusa. “Anche la dotazione del personale amministrativo è da considerarsi carente – ha aggiunto Giorgio Giallombardo –. A fronte di un organico di diritto per l'intera regione di 243 unità , sono scoperti 21 posti”.