“Sono i drammatici effetti della ‘cura Gelmini’ - ha osservato Scozzaro - e della mancanza di una politica regionale sul diritto allo studio. La popolazione studentesca siciliana è diminuita di 40mila unità negli ultimi 5 anni per effetto del calo demografico, ma i tagli del governo sono andati ben oltre - ha sottolineato il dirigente sindacale - incidendo sul tempo scuola, provocando la diminuzione del sostegno ai diversamente abili, la chiusura di laboratori, difficoltà di funziamento per tutti gli istituti”.
"Oltre a un 'cambio di rotta' del governo nazionale restituendo allo scuola l’organico, autorizzando tutte le sezioni di tempo pieno chiesto dalle famiglie e fermando l’applicazione dei regolamenti sulla secondaria di secondo grado”, la Flc chiede alla Regione di “approvare una legge per il diritto allo studio, la cui mancanza è uno scandalo politico che non possiamo più tollerare”. A scuole, associazioni ed enti locali , inoltre, il segretario della Flc sollecita “impegni politici che prevedano interventi sussidiari e risorse per migliorare il piano regionale dell’offerta formativa, l’edilizia scolastica e garantire i servizi e le attività di sostegno”.
E per tutto ciò il sindacato annuncia - prosegue la nota - "la ripresa della mobilitazione a partire dai luoghi di lavoro, invitando i docenti a non acconsentire a situzioni 'fuorilegge', come quella delle classi sovraffollate". La Flc chiede "una politica che si occupi del futuro dei giovani, che in Sicilia significa anche costruire - ha rilevato Scozzaro - un sistema di formazione professionale adeguato a immettere realmente nel lavoro le persone. Ma perche’ questo avvenga - ha sottolineato il segretario Flc - occorre rompere completamente con un sistema che si è rivelato terreno fertile per illeciti amministrativi, contabili, finanziari e collettore per il voto di scambio.Occorre ripristinare la legalità - ha proseguito Scozzaro - rifacendo il concorso e riconoscendo il servizio a chi ha svolto le funzioni e dirige da anni le istituzioni scolastiche. Inoltre, un’assunzione di responsabilità dei rettori delle Università per avversare una riforma che sottrae autonomia, modifica la governance riducendo la partecipazione del Senato accademico, rischia di mettere in seria difficoltà gli atenei siciliani”.
Oggi pomeriggio è in programma una tavola rotonda su “I giovani e la Cgil”. Il congresso prosegue fino a domani (9 marzo) con il dibattito, l’intervento del segretario nazionale Domenico Pantaleo e, infine l’elezione degli organismi dirigenti e del segretario regionale.