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15/03/2010 21:33:59

Randagismo: Asoociazioni, in Sicilia nessun intervento

Tutto e' stato lasciato alla buona volonta' del volontariato e a sporadiche iniziative di enti locali tranne che a Ragusa dove, nonostante la mancata assegnazione di fondi e' stata possibile una continuativa collaborazione tra le Istituzioni e le Associazioni animaliste e dove l'iniziativa del Prefetto ha consentito di avviare il controllo del territorio''.cani_18marzo.jpg

''Il tavolo tecnico regionale sul randagismo, invece, i cui obiettivi erano quelli di sviluppare una politica di prevenzione anche attraverso la sterilizzazione e uniformare le attivita' delle varie ASL, dopo le prime sedute non e' stato piu' riunito - denunciano le associazioni - . Le iniziative che erano state suggerite hanno spesso trovato la strada bloccata dalla difficolta' espressa dall'Assessore alla Sanita' Massimo Russo nel reperire fondi speciali, dopo averli annunciati al Presidente Lombardo e al Sottosegretario alla Salute Martini nell'aprile 2009: 5 milioni di euro. Non c'e' traccia della promessa 'task force', di 'progetto pilota', di intervento strutturale''.

''Sviluppare una politica che preveda un piano di sterilizzazione dei cani randagi, l'adozione di un piano territoriale di interventi per la costruzione di rifugi sanitari, il risanamento delle strutture comunali esistenti, la predisposizione di ambulatori veterinari pubblici, l'adeguamento strutturale di rifugi gia' esistenti o la costruzione di nuove strutture gestite dalle associazioni per la protezione degli animali'', il programma di un anno fa dell'Assessore Russo, concordato con il Ministero della Salute. ''Ma - avvertono gli anmalisti - dalle parole, a Palermo, non si e' passati ai fatti. A parte impegnare solo una parte dei normali fondi stanziati fra nazionali e regionali, in applicazione della legge sul randagismo''.

LAV, Enpa e Lega Nazionale per la Difesa del Cane ritengono urgente e improcrastinabile affrontare in modo concreto il problema e chiedono ''la riconvocazione del Tavolo tecnico regionale e il tempestivo reperimento dei fondi necessari ad attuare programmi d'intervento, sollecitando i Comuni - responsabili del benessere animale e della corretta applicazione delle leggi - e le ASL a intraprendere piani periodici di microchippatura, sterilizzazione e seri controlli sull'obbligo di iscrizione in anagrafe, sensibilizzazione e educazione dei cittadini al corretto rapporto uomo-animale cosi' come previsto dalla legislazione nazionale e regionale''.