Il provvedimento, a firma del dirigente generale, Giovanni Bologna, e frutto della concertazione con le organizzazioni sindacali, sancisce il principio della rotazione degli incarichi per garantire la piu' efficace ed efficiente utilizzazione delle risorse e per favorire lo sviluppo della professionalita' dei dirigenti. La permanenza nello stesso incarico avra' una durata compresa tra 4 e 6 anni.
Quattro i criteri generali individuati per il conferimento.
Il nuovo incarico, tranne una valutazione negativa, infatti, dovra' essere almeno equivalente a quello precedente, ovvero la retribuzione non potra' essere inferiore al 10 per cento.
Si dovra', inoltre, tenere conto della natura e delle caratteristiche degli obiettivi prefissati, delle attitudini e capacita' professionali del singolo dirigente, anche in considerazione dei risultati ottenuti in precedenza, nonche' delle esperienze di direzione eventualmente maturate all'estero, presso il settore privato o altre amministrazioni pubbliche. Infine, ultimo criterio, la complessita' della struttura interessata.
''In questo modo - afferma l'assessore Chinnici - saranno salvaguardate le professionalita' dei dirigenti della Regione, assicurando, quindi, efficacia ed efficienza all'azione amministrativa e garantendo, nel contempo, gli stessi dipendenti''.
''I criteri - aggiunge Giovanni Bologna - valgono per il dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale, ma possono essere presi come atto di indirizzo anche dai dirigenti generali degli altri dipartimenti. Si tratta di criteri semplici che assicureranno trasparenza e legalita' nell'assegnazione dei nuovi incarichi''.