Nei confronti della politica e dalla società il circolo vuole adottare un approccio “quasi scientifico”, legato alla psicologia di comunità e all’empowerment, partendo dal territorio per capire cosa il territorio vuole. Sulla questione, la dottoressa Anania ha un notevole bagaglio culturale avendo applicato già questo tipo di analisi in uno studio condotto qualche anno fa, sulle comunità di Castelpizzuto, in Molise, e a Marettimo.
Si tratta in sostanza di approccio che parte dall’assunto che debbano essere gli abitanti di una data comunità a stabilire quali sono le priorità da affrontare nell’amministrazione del proprio territorio, con il doppio obiettivo di capire cosa realmente serve in una comunità e rendere la comunità stessa partecipe, consapevole e responsabile del proprio stato.
Tale progetto si concretizza in una indagine attraverso un modello di intervista strutturata, utile a conoscere attraverso le persone intervistate quale sia l'immaginario sociale emergente nel territorio di Marsala.
Con questo scopo, sono state predisposte una serie di domande abbastanza semplici da sottoporre a tutte le persone disponibili ad un'intervista volontaria. “Il vantaggio principale di questo tipo di ricerca è che gli interventi diretti allo sviluppo di comunità che ne possono scaturire,non sono il frutto del pensiero di una autorità locale che pretende di sapere dall'alto cosa prioritariamente c'è bisogno che sia realizzato nella nostra comunità , ma quel che, genuinamente, la gente ritiene sia prima di ogni cosa essenziale per il bene comune nel proprio
luogo di vita"- ha spiegato il prof. Alfredo Anania. Per iniziare a realizzare questo progetto, il Circolo Italia dei Valori di Marsala sarà presente, con un gazebo ,domenica 21 marzo in piazza Dittatura Garibaldina dalle ore 10 alle ore 20 a disposizione dei cittadini che vorranno farsi intervistare.