nato da una intuizione di Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani. Su proposta della giunta comunale, che lo aveva esitato nella
seduta mattutina di giovedì 18 marzo, il Consiglio comunale lo ha discusso e approvato all'unanimitĂ (e dunque anche con i voti dei consiglieri di opposizione) nel corso di una seduta convocata lo stesso giorno alle 19,00 e protrattasi fino alle 2 di notte. Non hanno partecipato al voto i consiglieri Leonardo Bascone, Giuseppe Greco e Giuseppe Ferro. Questa la dicitura tecnica del documento che la giunta ha sottoposto al Consiglio: «Regolamento per la disciplina delle alienazioni degli immobili acquisiti al patrimonio del comune, ai sensi dell'art.8 della legge 433/91, ubicate nel centro storico della CittĂ di Salemi» Il regolamento che la giunta ha portato in aula è stato redatto, su richiesta di Vittorio Sgarbi, con la collaborazione di un apposito gruppo di lavoro della Provincia Regionale di Trapani guidato dal dottor Antonio Galfano. Vittorio Sgarbi commenta: «Ringrazio la Provincia di Trapani. Salemi può finalmente ricominciare l'impresa della ricostruzione del suo centro storico con l'insediamento di un ufficio che amministri, in base al nuovo regolamento, l'assegnazione delle 1000 case acquisite al patrimonio del Comune ai circa 10 mila richiedenti da ogni parte del mondo.Confido che questo rapporto tra pubblico e privato - aggiunge Sgarbi - sia un modello per la rinascita di altri borghi e cittĂ storiche. Plaudo infine alla concordia del Consiglio comunale che ha votato il regolamento, simbolicamente, in occasione della festa di San Giuseppe, che è il momento di maggiore vitalitĂ della cittĂ » Il Vice Sindaco Antonella Favuzza: «Smentiti i tanti profeti di sventura. Il progetto delle «Case a 1 euro» è realtĂ e farĂ di Salemi un punto di riferimento in tutta Italia per il recupero e la valorizzazione dei centri storici» L'assessore all'Urbanistica e al Centro Storico Nina Grillo: «Non è stato facile amalgamare le diverse norme che regolano la materia. Questo piano di recupero del centro storico sarĂ anche una grande opportunitĂ occupazionale»