«Con il provvedimento varato dal Governo – ha detto il senatore d’Alì – si può considerare concluso quel percorso di chiarezza e trasparenza che abbiamo a lungo sollecitato per la ricostituzione della autorità portuale».
Prima una lettera di protesta al Presidente Napolitano, all’indomani dell’improvvido provvedimento di soppressione del ministro Bianchi; poi l’interrogazione al Senato; infine in risposta a questa, l’incarico all’ammiraglio Federico Biroli che con la sua relazione ha valutato positivamente la “sussistenza delle condizioni di ordine economico, sociale e politico” perché venisse costituita nuovamente l’Autorità Portuale di Trapani. «L’assenza di questa importante istituzione – sostiene d’Alì – ha provocato ritardi per il rilancio del porto, pesanti disagi agli operatori e gravi danni economici che la città di Trapani ha pagato anche sul piano del traffico merci».
«Essendo il provvedimento, come il ministro matteoli sottolineato, già discusso in via prelimanre in Parlamento ne immaginiamo una rapida approvazione. Presto, quindi si potrà ricostituire la inopinatamente soppressa Autorità e programmare lo sviluppo del porto che è parte essenziale dello sviluppo economico del territotrio. Continuiamo a seguiore con pressante puntualità – conclude d’Alì – l’iter relativo alla ripresa dei lavori sospesi nel 2005 che sarebbe stato più agevole riprednere se fosse rimasta in vita l’autorità portuale». Il ddl dispone la ridefinizione del ruolo delle Autorita' portuali e del processo della loro governance e la previsione di funzioni manageriali dei loro presidenti; definisce il rapporto tra porto e territorio e tra porto e reti di accesso. Ed ancora la semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti di approvazione dei piani regolatori generali dei porti, del concessioni ai privati e di sdemanializzazione e di dragaggio dei fondali.