«Intendiamo chiudere nel più breve tempo possibile la vicenda del precariato nella pubblica amministrazione che in Sicilia coinvolge un bacino di oltre 27 mila lavoratori». È quanto ha dichiarato nel corso della giornata di venerdì l’assessore regionale alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, Lino Leanza, nel corso di un convegno all’Hotel Nettuno di Catania.
«Occorre garantire a queste persone, che hanno svolto e continuano a svolgere funzioni fondamentali per il funzionamento della macchina amministrativa, pari dignità ed eguali diritti e doveri rispetto ai colleghi assunti con contratto a tempo indeterminato», ha aggiunto l’assessore. Il seminario al quale ha partecipato l’assessore Leanza ha affrontato il delicato argomento del riscatto dei periodi di occupazione in lavori socialmente utili (disciplinato dalla circolare emanata dall'Inps e recepita dall'assessore regionale al lavoro) e il disegno di legge relativo alla conversione dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato per il personale individuato dalla legge regionale 16/06 ed in servizio presso gli enti locali e gli altri enti controllati dalla Regione Siciliana.
Al convegno hanno preso parte anche il dirigente generale dell'Agenzia regionale per l'impiego, Gaspare Lo Nigro, il presidente della commissione Cultura, formazione e lavoro dell'Ars, Fausto Fagone, e i dirigenti dell'Inps, Perni e Spina. «Nei soli enti locali della Sicilia - ha continuato Leanza - sono oltre 22mila i lavoratori coinvolti. Per la loro stabilizzazione è stato predisposto un importante disegno di legge che è già stato approvato dalla competente commissione dell'Assemblea regionale siciliana. Per i circa 5 mila precari regionali, invece, è pronta una norma che dispone il passaggio dei contratti dal tempo determinato al tempo indeterminato, senza ulteriori aggravi per le casse regionali».
«La norma che riguarda i precari in forza alla Regione - ha concluso l'assessore - potrebbe essere approvata nella sessione d'aula riservata alla finanziaria. Per quanto riguarda la legge per la stabilizzazione dei precari degli enti locali (lsu, ex art 23) potrebbe essere votata subito dopo la finanziaria».
Antonio Bellantoni