E' il commento del segretario provinciale della Slc - Cgil di Trapani, Massimiliano Trentacoste, alla notizia della presunta truffa da 34 milioni di euro ai danni dello Stato che ha portato al sequestro di beni e all'arresto di 10 persone accusate di aver costituito aziende di “Contact center” che, usufruendo della legge 488, avrebbero acquistato, da società estere e con fatturazioni ritenute anomale, un software, non funzionante e quindi mai utilizzato, per la gestione di call center.
La Slc – Cgil di Trapani, che in questi mesi ha incessantemente sostenuto i lavoratori nella battaglia per il mantenimento dei posti di lavoro, battendosi per il commissariamento delle società “Multimedia Planet srl” e “B2B Integrated Services srl” e ottenendo, per la “Multimedia Planet”, il conseguente avvio della procedura di cassa integrazione in deroga, ha più volte sottilineato la poca trasparenza nella gestione imprenditoriale delle società .
“Auspichiamo – ha detto Trentacoste - che l'indagine consenta di recuperare parte dei finanziamenti ricevuti dallo Stato al fine di consentire ai commissari il riavvio delle attività delle società attraverso capitali in grado di garantire continuità occupazionale ai lavoratori e il recupero delle commesse che si svolgevano nel trapanese”.
La Cgil esprime, infine, apprezzamento per l'attività investigativa svolta dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia postale e dalla Dda di Catania, che ha posto fine a una truffa ai danni dello Stato e dei lavoratori.