Nella scorsa settimana si era tenuta una riunione della direzione provinciale del partito per discutere del caso Marsala. “...l'organismo dirigente –era scritto nel documento conclusivo - preso atto che, le decisioni assunte dall’assise provinciale non sono state accolte dal commissario dell’ Udc di Marsala, Stefano Pellegrino, esponente della componente che fa riferimento a Pino Giammarinaro, stigmatizza ancora una volta le scelte arbitrarie sostenute dal commissario e condivise dal sindaco, Renzo Carini che hanno concordato la sostituzione dell’assessore, Nicola Sammaritano, mortificando gli organismi del partito preposti a tali valutazioni. Il futuro nostro e di tutti gli aderenti all’Udc sta nella coesione e nel libero confronto interno, altri atteggiamenti appartengono a logiche non più accettabili, alla luce anche dei nuovi indirizzi che il partito, a livello nazionale, ci indica". Aveva rincarato la dose il Presidente della Provincia, Turano, che aveva attaccato il vicesindaco Millazzo: "Ritengo quanto mai inopportuno l’atteggiamento adottato nella vicenda dal vice sindaco di Marsala, Milazzo il quale pubblicamente, sulla stampa dei giorni scorsi, ha dichiarato di non riconoscere la segreteria provinciale. La stessa segreteria che all’Udc di Trapani ha portato 30 mila voti ,mentre “lui” faceva “vacanza”, sostenendo candidati di altri liste, alle regionali del 2008. Per tali ragioni quindi, Milazzo, non è degno di rappresentare l’Udc di conseguenza , ne tragga le ovvie conclusioni. all’avvocato Stefano Pellegrino,certo suggeritore del vice sindaco Milazzo, comunico che da questo momento, qualsiasi decisione politica riguardante l’Udc di Marsala, viene avocata in capo alla segreteria provinciale”.
''Non di cosa parli Turano - dice Milazzo -. non ho mai detto di non riconoscere la segreteria provinciale. Nel 2008 non avevo aderito all'Udc e ho sostenuto lealmente la candidatura, sempre in una lista di centro destra, del rappresentante di Noi Marsalesi, Stefano Pellegrino. Abbiamo aderito al partito di Casini nel 2009, il gruppo era formato da un solo consigliere e grazie al nostro apporto, di numeri, ma anche di idee e progetti, ora possiamo contare su adesioni che ci hanno fatto diventare il primo gruppo a Sala delle Lapidi. Non tollero indicazioni che vengono dall'alto senza alcun confronto''. Si attendono, adesso, le dichiarazioni dell'avvocato Stefano Pellegrino.
Appuntamento alle 16 e 30 all'Hotel Stella d'Italia.