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29/05/2010 08:00:00

Biblioteche siciliane, interviene Paolo Ruggirello: “L’Ars impegna il Governo a riorganizzarle”

Deputato Questore all’Assemblea Regionale Siciliana, che si è fatto portavoce in aula dell’appello della Sezione Sicilia dell’Associazione Italiana Biblioteche. A richiedere con forza un apposito provvedimento legislativo capace di riorganizzare il sistema bibliotecario regionale della Regione erano stati, in più occasioni, lo scrittore Andrea Camilleri, intellettuali e personalità di spicco nel campo culturale, che avevano anche redatto un documento.

“L’Assemblea Regionale Siciliana ha condiviso quanto da me espresso, in merito alla necessità di preservare un patrimonio d’inestimabile valore, quale appunto quello costituito dalle biblioteche siciliane, capaci di salvaguardare la nostra identità culturale attraverso la conoscenza e la divulgazione di memorie, altrimenti esposte ad una definitiva cancellazione – ha affermato l’On. Paolo Ruggirello -. Pertanto, ha ritenuto improcrastinabile un impegno concreto da parte del Governo, chiamato a predisporre con urgenza un’apposita iniziativa legislativa, finalizzata alla riorganizzazione del sistema bibliotecario regionale. Solo assicurando un effettivo sostegno economico, potranno, infatti, essere modernizzate la fruizione e la gestione delle biblioteche regionali e si garantirà lo sviluppo di un servizio pubblico essenziale, rivolto al libero accesso alla conoscenza, al pensiero, alla cultura ed all’informazione, condizioni essenziali per lo sviluppo della democrazia, così come si legge nel Manifesto dell’Unesco – continua -. Il mondo accademico regionale e nazionale era molto preoccupato in merito ai tagli operati, che, negli ultimi anni, hanno raggiunto circa un milione di euro, contrariamente a quanto previsto anche a livello statutario, in quanto impediscono non solo la conservazione del materiale bibliografico presente nel territorio, ma anche la loro valorizzazione ed effettiva fruizione - conclude –. Questo non è che il primo passo, ma è già segno che qualcosa si muove, che la politica vuole fare la sua parte, affinché le biblioteche siciliane possano essere messe nelle condizioni di espletare un servizio pubblico essenziale per la crescita e la formazione dei cittadini, che hanno il medesimo diritto di usufruire della conoscenza e di accedere liberamente all’ informazione”.