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11/06/2010 06:05:05

Scarpinato: "Siamo ai piani alti della mafia"

Abbiamo dimostrato che, nella Palermo del 2010 Cosa nostra continua attraverso gli imprenditori a controllare appalti pubblici e privati e, in questo caso, l’intero ciclo produttivo dell’edilizia fino alla fase finale dello smaltimento dei rifiuti”. Lo ha detto il pm di Palermo Roberto Scarpinato che ha illustrato i risultati dell’operazione di polizia che ha portato a 19 arresti per mafia. “Gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta – ha aggiunto – sono i soliti noti, già colpiti da pesanti condanne. Si nascondono dietro a prestanomi ma la città sa che sono loro i reali proprietari delle imprese. Ciò dimostra che la strada verso una piena cooperazione tra Stato e società civile è ancora lunga”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il procuratore Francesco Messineo che ha denunciato il forte condizionamento mafioso subito da certe imprese che, “agendo con l’apporto di Cosa nostra costituiscono il tessuto infetto che soffoca l’economia”. Presenti anche il capo della Mobile Maurizio Calvino e il dirigente dello Sco Nino De Santis.