Una riunione è stata definita dal Ufficio provinciale del Lavoro di Trapani e si svolgerà il 16 giugno. L’altra porta la firma del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ed è quella che si terrà oggi. Le due riunioni hanno lo stesso obiettivo. Avviare i lavoratori verso la cassa integrazione in deroga. Ma c’è una bella differenza tra le due convocazioni. La prima, quella romana, determinerebbe il taglio di 189 lavoratori su 315 che non avrebbero il riconoscimento della cassa integrazione in deroga. C’è un ulteriore elemento negativo. Perderebbero anche lo status di cassaintegrato. Il segretario provinciale della UilCom Francesco Silvano taglia corto sull’argomento: “Non possiamo permetterlo. Dobbiamo pretendere che l’accordo vada sottoscritto a Trapani, il prossimo 16 giugno all’Ufficio provinciale del Lavoro. Ci sentiamo di poter affermare, senza timore di essere smentiti che non è nè proponinibile, nè praticabile”. Silvano chiama in causa l’avvocato Francesco Dimundo, nominato custode giudiziale della società . “Nonostante sia stato informato di tutto ciò - ha sottolineato il sindacalista della Uil - non si comprende come non faccia proprio il problema e possa, quindi, rendersi disponibile, da subito, a sottoscrivere l’accordo a Trapani. La sua nomina a custode giudiziale della B2B eredita tutto quello che è in essere, ma, soprattutto, deve preoccuparsi di assicurare al meglio gli interessi di tutti i lavoratori. Ci auguriamo che l’avvocato Dimundo decida, di concerto con le organizzazioni sindacali e l’Ufficio provinciale del Lavoro di Trapani di rispettare quanto prodotto fin qui. Lo invitiamo a chiedere l’annullamento dell’incontro al Ministero. Lì la pratica dovrebbe ripartire dall’inizio con la richiesta della cassa integrazione in deroga. A Trapani l’iter burocratico è stato completato, rimane soltanto da sottoscrivere l’accordo. Non possiamo farci sfuggire questa occasione”
La vicenda dei call center, ”B2B e “Multimedia” di Trapani, ha svelato uno scenario drammatico.
I lavoratori che oggi, a Trapani e nel circondario, si ritrovano senza una occupazione , come è noto, sono in numero assai considerevole, 930; lavoratori che a tutt’oggi combattono una battaglia per il riconoscimento dei propri diritti salariali e per l’attivazione degli strumenti di tutela della loro condizione di cassaintegrati.
Un danno che evidentemente oltre a colpire uomini e donne nella loro autonoma aspettativa di futuro rappresenta per questo territorio un ulteriore indebolimento economico.
Una vicenda ,questa, che solleva anche delle domande a cui la politica, le istituzioni, le forze sociali e la collettività devono fornire risposte convincenti.
Questo territorio pare infatti avere la “peculiarità ” di attrarre, come in questo ed in altri casi, non un serio e armonioso tentativo di sviluppo socio economico, ma imprenditori interessati esclusivamente a trovare un canale da cui intercettare il fiume inestinguibile di soldi pubblici, soldi pubblici che alimentano speculazioni infinite in una sorta di inarrestabile circolo vizioso. Circolo vizioso a cui evidentemente, non si è riusciti ad opporre meccanismi di controllo, politici ed istituzionali.
Il comitato “Art.1”, ha organizzato doamani 12 Giugno, una giornata di riflessione sul argomento, richiamandosi esplicitamente ai contenuti della Carta Costituzionale, carta che significativamente tutela anche i diritti di questo territorio e dei suoi lavoratori. L'evento si terrà a partire dalle ore 9.30 presso l'Aula Magna di Archeologia, in via Cappuccini a Trapani, per un confronto sicuramente utile per una lettura articolata del problema.
Relazioneranno: Rita Borsellino, Norma Ferrara, Sergio Bellucci, Alfonso Gianni ed Ernestina Rizzuto. Condurrà : Giorgio Santelli.