Lo conferma il questore di Trapani, Giuseppe Gualtieri. Anche di Salvatore, che tuttavia non era sottoposto ad alcun obbligo, si sarebbero perse le tracce. I due non sono nelle rispettive abitazioni, ma sono svaniti nel nulla seguendo il destino del loro accusatore, Dino Grusovin, che assolto in primo grado dall'accusa di concorso in omicidio, ha dichiarato che la mattina del 28 agosto 2006, quando la famiglia Cottarelli venne massacrata, si trovava nella villetta di via Zuaboni con Vito e Salvatore Marino.
I due cugini, assolti in primo grado, ma ritenuti dai giudici di secondo grado colpevoli della strage costata la vita ad Angelo Cottarelli, alla moglie e al figlio Luca, fino ad oggi non sono comunque destinatari di alcun provvedimento cautelare. La procura generale di Brescia non ha ava
nzato alcuna richiesta di restrizione della libertà nel corso del processo e nemmeno nei giorni successivi, almeno fino a martedì, quando ha cominciato a diffondersi la notizia che i due Marino non erano reperibili.