dei residenti, verso le istituzioni, con richieste inoltrate con la speranza di ottenere il permesso di “vivere” lo Stagnone. E mentre in città è un susseguirsi di interventi indirizzati un po’ alla Provincia, un po’ alla Capitaneria di Porto, a mettere ordine in questa vicenda ci pensa l’assessore provinciale alla pianificazione territoriale e alla tutela ambientale, Francesco Regina, che conferma l’esistenza di un regolamento, che va rispettato, e che non ammette eccezioni. “La questione è delicata ma chiara – dice Regina – e la tutela della Riserva dello Stagnone è di competenza della Regione, del Demanio Marittimo coordinato dal dottore Di Martino, cui ci siamo rivolti già tantissime volte
”. Come pensa di agire la Provincia regionale di Trapani, che è ente gestore dello Stagnone, di fronte a queste proteste per gli ormeggi negati? “Mi occupo di questa vicenda dal 9 agosto del 2009 proprio perché a noi compete la gestione. C’è un codice della navigazione che è stato analizzato e che fissa dei punti precisi, la Provincia, come ha fatto e come fa ogni anno, può soltanto procedere con le deroghe per le ordinanze di navigazione a chi ne fa richiesta entro i termini prestabiliti, per il resto, l’attracco e l’ormeggio sono vietati, e la Capitaneria di Porto che sull’argomento non transige e ha proceduto anche con i sequestri, non fa che applicare la legge e far rispettare tale regolamento”.
Ma come spiegare a chi
è affezionato a questa tradizione secolare che da ora in avanti le cose cambieranno? “Posso dire a tutti gli interessati che mi sono occupato di verificare una planimetria di zonizzazione di aree per la balneazione che ho proposto alla Regione, per gli sport acquatici e che non entrasse in conflitto con la balneazione, e che la Provincia ha proposto una modifica al regolamento vigente nell’aprile scorso ma ancora senza esito dalla Regione”.
Di che modifica si tratta? “Appena una settimana abbiamo chiesto, in attesa di individuare la soluzione per i pontili, di concedere il permesso di ormeggio nelle more che il Demanio autorizzi gli stessi pontili fuori dalla Riserva, come doveva essere per la zona di Punta d’Alga poi non convenuta. Lo abbiamo chiesto al dottore Arnone, capo di gabinetto dell’assessore regionale Di Mauro e al responsabile delle aree protette, Di Martino, che evidentemente ancora stanno esaminando la richiesta”.
Come potrebbero essere agevolati i diportisti e i residenti? “Il cambio del regolamento è relativo alle altre discipline: per il remo velico, per la balneazione e per poter fare ormeggiare gli autorizzati per la piccola pesca; al momento per i diportisti non c’è molto da fare, ma dalla Regione si sono impegnati ad intervenire presso il Demanio Marittimo, dal dottore Scalia, per un’autorizzazione provvisoria, dal momento che quella ordinaria non è pronta e le risposte sono ancora attese. Soprattutto per alleggerire il carico delle barche all’interno dello Stagnone”