Disfunzioni che, sempre più spesso i sindaci non si dimostrano in grado di affrontare e che rischiano di minare seriamente l'aspetto turistico delle varie località della nostra provincia.
«Sul territorio di Erice - dice il Dott. Giancarlo Calò, Responsabile Provinciale Comunicazione, - ed in principal modo nella frazione di Casa Santa, tanto per fare un esempio, sono assenti le isole ecologiche, cioè apposite aree in cui i cittadini del comune possano portare gratuitamente particolari tipologie di rifiuti durante l'orario di apertura.
Il sistema porta a porta - continua Calò - è facilmente gestibile quando viene applicato in contesti mono-familiari, ma il contesto urbano ericino è prevalentemente zeppo di condomini e, quindi risulta più difficile compiere una seria raccolta differenziata perchè basta un condomino restio ad effettuarla per vanificare gli sforzi degli altri...
Crediamo che la scelta delle isole ecologiche, in un contesto cittadino come quello rappresentato dalla frazione urbana di Casa Santa, sia la migliore, perché non se ne può più di questa spazzatura! Le isole ecologiche di prossimità facilitano la vita dei cittadini, per non avere più problemi di "contenitori", liti coi vicini di casa che non rispettano le regole, problemi di organizzazione per l’esposizione dei bidoncini colorati e quant'altro. Con le isole, ci si può disfare della spazzatura quando si vuole e, soprattutto, non si smette di differenziarla!
Le strade di Erice si presentano oggi come un unico dedalo di contenitori disseminati in ogni angolo della città che, oltre che imbruttire il territorio, determinano un forte intralcio alla circolazione dei pedoni: l'immagine che diamo ai turisti, in questo particolare periodo dell'anno, è davvero sconcertante...
E' chiaro che anche l'Amministrazione ericina deve fare la sua parte, ancor più perchè secondo il testo unico ambientale D.Lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs 4/2008, l'istituzione di un'isola ecologica ha natura programmatica e politica e spetta principalmente al sindaco
Oltre che alla salvaguardia della natura dobbiamo pensare anche alle tasche di ciascuna famiglia. La probabile lievitazione della tassa sui Rifiuti Solidi Urbani mette in risalto quanto il cittadino è costretto a pagare in più senza alcuna reale agevolazione: sgravi fiscali, servizi adeguati, etc.». «Sul fronte opposto - aggiunge il Coordinatore Provinciale del Movimento Giovanile UDC di Trapani, Vito Campo - a Valderice, e principalmente lungo le strade di Bonagia, le cose non vanno meglio: le isole ecologiche qui sono presenti in numero abnorme. Eppure, l'utenza di tale località è prevalentemente stagionale e domestica. Basterebbe fornire i cittadini di contenitori piccoli e poco ingombranti che gli stessi potrebbero posizionare nei propri giardini senza incontrare le difficoltà logistiche presenti nella vicina Erice.
A Custonaci, infine, di isole ecologiche non se ne vede nemmeno l'ombra ed i problemi legati ai bizzarri orari di esposizione, ai conferimenti "saltati" e così via, hanno più volte e per diverso tempo, fatto imbestialire tanti utenti, per cui ora non si attende altro che un miglioramento del servizio.
Località dal forte richiamo turistico come quella di Cornino - conclude Campo - meritano più attenzione da parte della società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti... Ci chiediamo dove possano gettare i rifiuti a fine giornata i tanti vacanzieri che spesso trascorrono una breve vacanza lungo le coste di questa località balneare. Essendo priva di cassonetti pubblici, devono forse chiedere ospitalità per i propri rifiuti ai villeggianti?»