Un debito che poteva essere tranquillamente regolarizzato e addirittura, se i responsabili del Consorzio di allora non l'avessero impugnato, essere liquidato con un ribasso. Oggi, questa caparbietà costa 10 miliardi in più.
Non stiamo ricercando le colpe e nemmeno i colpevoli, anche perché, sostiene Aleo, non possiamo perdere tempo, e poi, in questo preciso momento, servono risposte immediate sia dalla politica che dal Governo Regionale per evitare di danneggiare, non solo i dipendenti del Consorzio, da mesi senza stipendi e chissà ancora per quanto tempo, ma, alle migliaia di ettari di produzione agricola che andranno distrutte per il ritardo dell'irrigazione.
Evitiamo, conclude Aleo, di penalizzare coloro che non hanno colpa per la cattiva gestione del Consorzio, e se il Governo Regionale, anziché nominare Commissari, avesse consegnato la gestione dei Consorzi agli agricoltori, sicuramente non saremmo arrivati a questa drammatica situazione; intere famiglie distrutte e migliaia aziende agricole penalizzate e messe in ginocchio per la mancata produzione dovuta a causa di una possibile mancata irrigazione.