differenze salariali dirette e come differenze contributive e previdenziali da versare all’Inps, circa 240-250 mila euro per ciascuno dei due anni interessati dagli appalti. Una cifra considerevole, che non può non destare la protesta dei lavoratori e anche qualche sospetto ”.
Ad affermarlo è il segretario provinciale della Filcams – Cgil, Vito Gancitano, che, con una lettera indirizzata al prefetto di Trapani, Stefano Trotta, ha evidenziato le diverse violazioni che la società Csi Italia avrebbe commesso nei confronti del personale dipendente e chiesta la convocazione di un incontro in Prefettura tra le parti.
Secondo il sindacato la Csi Italia, società che gestisce per conto di Marsala Schola il servizio scuolabus, avrebbe commesso violazioni riconducibili al capitolato di appalto e al contratto di inquadramento del personale.
“Il capitolato speciale di appalto, al punto h dell’art 5 – scrive nella nota Gancitano - impegna l’azienda a utilizzare il personale dipendente, autisti e assistenti, per almeno 24 ore settimanali, salvo casi eccezionali espressamente motivati da comunicare al direttore dell’Istituzione. L’azienda – prosegue – ha, invece, proceduto ad assumere il proprio personale con un orario settimanale molto più ridotto ed estremamente differenziato”.
Per quanto riguarda, invece, l'inquadramento del personale, a cui è attualmente applicato un contratto non consono all'attività svolta, il segretario della Filcams – Cgil sottolinea che “le prestazioni dei lavoratori e delle lavoratrici corrispondono a quelle di autista e di assistente sugli scuolabus e, quindi, ad attività riconducibili al settore del trasporto pubblico locale e non certo a quelle che fanno riferimento al contratto delle imprese pulizie”.
“Nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture – scrive Gancitano - il costo del lavoro è determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile – si legge ancora nella nota - il costo del lavoro è, inoltre, determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione”.
La Filcams – Cgil puntualizza, dunque, che il contratto di lavoro da applicare al personale dipendente dall’impresa aggiudicataria, in rapporto al servizio da appaltare, è, pertanto, individuato a priori ed è assolutamente necessario a determinare l’importo posto a base d’asta dell’appalto stesso, soprattutto per i servizi, nei quali l’incidenza del costo del lavoro sul costo totale del servizio è rilevante, come nel caso dell’appalto del trasporto scolastico, in cui è l’Istituzione comunale a mettere a disposizione i mezzi di trasporto”.
Inoltre per il sindacato “l’applicazione del contratto delle pulizie, al posto del Ccnl del trasporto pubblico locale ha penalizzato i lavoratori riducendo l’importo delle loro retribuzioni, determinando un guadagno ingiustificato per la Csi Italia che, oltre a non retribuire correttamente i lavoratori, ha risparmiato sui versamenti contributivi e previdenziali”.
“Con il loro comportamento - conclude Gancitano - i funzionari di Marsala Schola, non aiutano a chiarire i legittimi dubbi poiché, convocati più di una volta, all’Ufficio circoscrizionale del lavoro di Marsala, al fine di spiegare i criteri adottati per determinare l’importo a base d’asta non si sono presentati. Infine, non abbiamo neppure avuto alcun riscontro alla richiesta presentata al Sindaco di Marsala, di avviare un’indagine amministrativa al fine di chiarire le violazioni contrattuali messe in atto dalla Csi Italia”.