e Baldassare Campana. Ieri, infatti, i giudici hanno rigettato l'istanza della difesa, che chiedeva l'inutilizzabilità delle trascrizioni. Il processo è stato, poi, rinviato al 25 ottobre. Francesco Saladino, accusato di illecito finanziamento elettorale, è figlio dell'imprenditore Melchiorre Saladino, trait d'union tra imprese, politica e mafia per la realizzazione di un parco eolico in contrada Aquilotta, a Mazara, che ha già patteggiato davanti al gup per corruzione con l'aggravante di avere favorito Cosa Nostra. Il figlio, invece, deve difendersi dall'accusa di avere versato 30 mila euro all'ex consigliere comunale di Forza Italia Vito Martino (politico che si interessò per favorire il progetto) L'altro imputato, Baldassare Campana, accusato di corruzione, è un funzionario del Comune di Mazara.
Antonio Pizzo - La Sicilia