Gli agenti, ieri mattina, hanno fatto irruzione all’interno della sua abitazione, nel centro di Marsala, e hanno accertato che parte dell'immobile era stato trasformato in una vera e propria “serra”: nel tetto vi erano allocate grosse lampade di ben 500 watt; le pareti erano ricoperte da grandi fogli in alluminio, per evitare la dispersione del calore generato dalle lampade; c'era inoltre la presenza di un tubo in plastica collegato ad un rubinetto dell’acqua, utilizzato per innaffiare le piante.
Nel corso della perquisizione locale sono state sequestrate: circa 160 piantine di cannabis indica, coltivate in appositi contenitori di polistirolo; altre piantine più grandi, alte circa 30 cm, contenute in vasi; altre analoghe piante adulte, già tagliate e pronte per una seconda fioritura; infine, 750 grammi di rametti essiccati della stessa pianta.
L’impianto elettrico utilizzato nella rudimentale serra, inoltre, era abusivamente collegato alla linea dell’Enel, così come accertato anche da personale tecnico dell'Enel, fatto intervenire opportunamente sul posto.
Al Giubaldo sono stati contestati i reati di coltivazione illegale di sostanza stupefacente e furto di energia elettrica. Come disposto dal PM di turno, dott.ssa Laura Cerroni, l’arrestato è stato trattenuto presso gli uffici del Commissariato in attesa del rito direttissimo che si celebrerà oggi.
La "serra".