E' quanto hanno affermato, in Tribunale, il comandante dei vigili urbani Giuseppe La Rosa e il funzionario comunale Giancarlo Marino, ascoltati nel processo che vede imputati, per abuso d'ufficio in concorso, il dirigente comunale Giuseppe Fazio e Michele Galfano, titolare e direttore sanitario del Centro veterinario San Francesco.
Giuseppe Fazio, difeso dall'avvocato Giacomo Lombardo, è accusato di avere liquidato a Galfano, tra il 2005 e il 2007, c
irca 53 mila euro quale compenso per servizi sanitari di pronto intervento a cani randagi, da trasferire, poi, nella struttura della Ri.ca.ra. a Caltanissetta.
Le somme, però, come emerso nel corso dell'indagine svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza, furono corrisposte senza negoziazione, né lettera di incarico del Comune che formalizzasse il rapporto, stabilendo modalità di espletamento e costi del servizio. Secondo la Procura, quindi, Fazio procurò a Galfano un ''ingiusto vantaggio patrimoniale'', o comunque avrebbe arrecato un ''danno'' ad un altro ambulatorio veterinario (''Fiorino e Sciacca'') che aveva dato la disponibilità all'espletamento dello stesso servizio. In aula, però, La Rosa e Marino hanno detto che «a volte, i veterinari Sciacca e Fiorino non erano disponibili a prendere in cura i cani, mentre Galfano lo era sempre».
Antonio Pizzo - La Sicilia