Sgominata una banda internazionale con al capo un uomo di Campobello
Al vertice dell'organizzazione secondo l'accusa c'era Paolo Messina, 53 anni, di Campobello di Mazara (Trapani), con la collaborazione di Tommaso Iacomino, 63 anni, esponente di spicco dell'omonimo clan camorristico e
latitante in Sudamerica, entrambi destinatari del provvedimento cautelare emesso dal gip, Pasqua Seminara, su richiesta della Dda di Palermo.
Iacomino trattava direttamente il prezzo di ogni partita con i capi dei cartelli della droga colombiani e peruviani. L'organizzazione poi, attraverso canali di trasporto coperti da società di import-export appositamente costituite, faceva giungere cocaina purissima in Italia dal Perù e dalla Colombia, attraverso la Spagna o l'Olanda.
La droga veniva così venduta sulle piazze della Sicilia Occidentale e dell'Emilia Romagna da affiliati al gruppo criminale.
Durante l'indagine, denominata "Bogota'", i carabinieri hanno sequestrato circa 20 chili di cocaina pura.
Per Iacomino sono avviate le procedure per la rendere la misura restrittiva efficace a livello internazionale, come pure per altri tre indagati che vengono localizzati all'estero in queste ore.
Gli arrestati, oltre a Messina, sono Konrad Goeller, detto "Connie" o "il Lungo", 45 ani, di Borgo Valsugana (Trento); Andrea Zatelli, 39 anni, di Peschiera del Garda (Verona); Federico Ronchi, 57 anni, di Rimini; Vito Faugiana, 37 anni, di Campobello di Mazara (Trapani); Perla Genovesi, 32 anni, di Parma; Cosimo Moceri, 52 anni, detto "Semino", di Campobello di Mazara; Girolamo Barbera, detto "Jerry", 34 anni, di Santa Ninfa (Trapani); Raffaele Manna, 53 anni, napoletano ma residente a Formigine (Modena); Nicola Silvano, 50 anni, anch'egli napoletano e residente a Parma; Saverio Antonio Loria, 53 anni, di Palo del Colle (Bari); Vito Lo Zito, 44 anni, di Bitonto (Bari); Dante Varesi, 46 anni, di Parma.
