Con questo documento, sottoscritto in maniera bipartisan dagli esponenti di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Provinciale e che sarà trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia, al Ministro per le Risorse Agricole, ai Presidenti delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale alle Risorse Agricole, ai Parlamentari nazionali della provincia di Trapani, si chiede un immediato intervento da parte del Governo nazionale affinché vengano approvate le norme necessarie a garantire la stabilizzazione triennale della riduzione degli oneri previdenziali a carico delle aziende ricadenti in aree montane, svantaggiate e nelle regioni dell’ex Obiettivo 1 e l’azzeramento delle accise per i carburanti ad uso agricolo per tutte le tipologie aziendali.
Il 31 luglio 2010 – si afferma ancora nell’O.d.G. - và in scadenza la proroga delle agevolazioni sui contributi previdenziali per la manodopera agricola riconosciuta alle aziende che ricadono nelle aree montane e svantaggiate e nelle regioni dell’ex Obiettivo 1, mentre dal 1° agosto 2010 l’aumento degli oneri previdenziali costringerà le aziende agricole ad effettuare una notevole riduzione dell’impiego di manodopera contribuendo in tal modo all’espulsione dal processo produttivo di oltre 50 mila braccianti.
Nel documento, inoltre, viene sottolineato che il permanere dello stato di crisi del settore agricolo della Sicilia e del divario tra costi di produzione e ricavi hanno già determinato un forte indebolimento delle aziende e la chiusura in pochi anni di oltre 50 mila aziende e che nessun efficace intervento è stato messo in atto da parte del Governo nazionale per fronteggiare gli esorbitanti aumenti dei costi di produzione a partire dai costi energetici e dei carburanti.
Ringrazio l’intero Consiglio Provinciale – ha dichiarato il Presidente Peppe Poma – per la sensibilità istituzionale ancora una volta dimostrata di fronte ad una questione di così rilevante importanza per il settore dell’agricoltura da cui passano le coordinate dell’auspicata crescita socio economica di tutto il nostro territorio. Lo Stato, la Regione, tutte le articolazioni della Pubblica Amministrazione, pertanto, devono avvertire il dovere di impegnarsi per far sì che tutti gli operatori e le aziende del comparto ricevano il massimo del sostegno possibile.