direttore e parroco, e don Enzo Lo Sardo, direttore dell’oratorio, collaborati da una cinquantina di giovani animatori e collaboratori hanno offerto ai grestini un inizio estate indimenticabile. I ragazzi hanno impegnato il loro tempo tra mattina e pomeriggio in attività varie come teatro, gite, escursioni al mare, danza, canti, formazione umana e religiosa e tanto sport. L’attività dal lunedì al venerdì cominciava alle 9 del mattino, con la pausa pranzo dalle 12.30 alle 16.30, per concludersi la sera alle 19,30. Ma ogni settimana il venerdì sera attorno alle 21.00 i genitori erano invitati a partecipare alle seratine dove i ragazzi mettevano in scena le cose imparate e provate nei pomeriggi, invitavano i genitori a partecipare ai giochi e ai bans, ma soprattutto l’oratorio si apriva alle famiglie per passare qualche ora insieme in simpatia e semplicità . Il sabato, oltre le attività solite, veniva celebrata alle 18.00 la messa all’aperto per ragazzi e genitori. Per i partecipanti al Grest, divisi in quattro squadre più la squadra del mini-grest (5-7 anni), è stato un periodo bello e pieno, con ricordi da portare dietro nel bagaglio che apriranno un giorno per ritrovare il loro passato. Quanti di noi da ragazzi hanno partecipato alle attività e alle partite dell’oratorio salesiano di Marsala e ancora oggi ne portano nel cuore e nella mente ricordi vividi e belli! Ma, a mio parere, l’esperienza più bella l’hanno fatto gli animatori e i collaboratori (più giovani) che, nel sacrificio (caldo, tanto caldo! stanchezza, sudore e…..bolle nei piedi!) e nella rinuncia (alzarsi tardi e andare al mare, stare con gli amici in maniera spensierata) dopo un lungo anno di impegni scolastici, hanno sperimentato la dimensione del dono, del servizio agli altri, avendone in cambio tanta gioia e soprattutto tanti amici in più. Questi ragazzi senza età , i più piccoli hanno 12 anni, i più grandi sono adulti e mamme di famiglia, hanno dimostrato prima a se stessi e poi ai loro coetanei che oggi è ancora possibile uscire dall’individualismo e dall’egoismo a cui spesso la nostra società ci porta, e che la vera realizzazione di se stessi si misura con la capacità di aprirsi agli altri. Don Bosco aveva capito questo più di 150 anni fa, in tempi non sospetti, ma il suo messaggio universale è valido oggi più di ieri. Affidiamo allora ad agenzie educative come può essere l’oratorio salesiano, le nostre speranze e i nostri figli, perché, dalle esperienze fatte, possano un giorno diventare veri uomini e donne.
Grazie don Bosco!
Manfredo Spadaro