Tradotte da Mario Prosperi per conto dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico, ad essere rappresentate con la regia dello stesso Prosperi, saranno "La donna di Samo" (28 luglio) e "L'arbitrato" (29 luglio); entrambe le commedie si avvalgono di maschere tratte dai modellini in terracotta custoditi nel Museo Archeologico di Lipari, che l'archeologo Luigi Bernabò Brea trovò e identificò con i caratteri della Commedia Nuova.
Menandro è il più famoso esponente di questa commedia, chiamata Neà (nuova), che Plauto e Terenzio importarono in seguito nella cultura latina. Tuttavia, prima dei ritrovamenti archeologici di cui si è detto, e prima del lungo e appassionato lavoro interpretativo di Mario Prosperi, questo autore era ignoto alle scene. «La lettura, la ricostruzione e l'interpretazione di questo teatro - dice Prosperi - è in pieno svolgimento ed è singolare che questa scoperta sia stata riservata al nostro tempo, un tempo "postmoderno", di bilanci e di prospettive inedite, così come Menandro occupò uno spazio "finale" nella grande tradizione ateniese e creò un sistema di comunicazione che avrà il massimo successo nelle generazioni a venire».