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30/07/2010 05:00:50

E adesso, Sindaco? Il Tar boccia Carini: sospeso l'aumento della Tarsu a Marsala

con il quale è stata determinata la TARSU per l’anno in corso del 66%. Un provvedimento fortemente voluto dal Sindaco di Marsala, Renzo Carini, che prima aveva addirittura pensato ad un aumento dell'80&, salvo poi battere in ritirata di fronte alle proteste dei cittadini e al venir meno della sua maggioranza politica.  Erano stati l'Mpa e Liberi i gruppi che avevano minacciato la crisi politica se la determina non fosse stata ritirata, salvo poi accontentarsi del leggero ritocco fatto dal Sindaco: " L'aumento non era stato certamente dovuto alla discrezionalità dell'amministratore - si era difeso Carini - ma un atto imposto dalla normativa vigente che prevede che il costo del servizio sia coperto da almeno il 50% dagli utenti".
La decisione cautelare è stata assunta dal TAR – Sicilia, a seguito di ricorso dall’associazione Onlus – Associazione per i diritti del cittadino. Ma tra poco verranno iscritti a ruolo anche i ricorsi dell'Adoc e del Movimento della Difesa del Cittadino. Il Sindaco ostenta sicurezza: "Il provvedimento  non è del tutto inaspettata in quanto, sin dall’adozione della determina ora sospesa, eravamo consapevoli dell’esistenza di un orientamento del predetto organo giurisdizionale nel senso di ritenere competente all’adozione della decisione relativa alla TARSU l’organo consiliare, anziché il sindaco. Eravamo e siamo, altresì, consapevoli del diverso orientamento espresso sia in sede giurisdizionale, sia in sede consultiva, dal CGA, organo giurisdizionale d’appello nella nostra regione che, diversamente dal TAR, ritiene competente ad adottare le decisioni in merito alla TARSU il sindaco, in Sicilia organo a competenza residuale.
Abbiamo, pertanto, dato mandato ai nostri legali di predisporre immediato ricorso in appello avverso alla decisione cautelare del TAR, davanti al CGA, fiduciosi che tale organo di giustizia amministrativa confermerà il suo orientamento (vedi sentenza n. 420/2006) e riconoscerà la correttezza e la regolarità dell’operato del comune di Marsala. Alla luce di quanto esposto, non è il caso seguire ipotesi allarmistiche, rimanendo fiduciosi sul buon esito dell’appello che abbiamo deciso di promuovere e rinviando la ricerca di soluzioni alternative ad un momento successivo”.

 

Ma secondo le associazioni dei consumatori, si va verso il rigetto: "Non è rituale che si provveda a modificare unilateralmente le tariffe senza un incontro con le Associazioni dei Consumatori, le quali, in materia hanno il diritto di essere sentite preventivamente, in applicazione del comma 461 dell’Art.2 della Legge 24.122007 n.244, e soprattutto al momento della redazione della carta dei servizi che non ci risulta essere stata mai emanata. E’ stato anche ignorato l’Art. 17 dello statuto dell’ATO che sancisce, tra l’altro, la costituzione di un’apposita commissione, della quale fanno parte anche le Associazioni dei Consumatori, che deve svolgere incontri con una cadenza almeno trimestrale.
Si rileva, inoltre, che il provvedimento non sembra sia stato suffragato da un piano economico finanziario di gestione adottato dall’ATO che giustifichi un aumento della TARSU di tale entità. Infatti è allegato alla predetta determina, solamente un “prospetto dei costi di gestione”, che è manchevole delle entrate provenienti dalla vendita dei rifiuti già differenziati. Da ciò si evince che i cittadini che si sono sobbarcati il disagio di dividere diligentemente i rifiuti, pena salate sanzioni, vengono anche puniti con un aumento spropositato delle tariffe,contrariamente alle aspettative ed alle finalità perseguite con la raccolta differenziata".

Il Movimento per la Difesa del Cittadino ha raccolto contro il provvedimento del Sindaco ben 1500 firme. La spesa per la raccolta dei rifiuti a Marsala è aumentata tantissimo nel 2009. La spesa corrente per quintale di immondizia raccolta a Marsala è aumentata da € 18,72 ad € 25,01 euro. Cioè ogni quintale di immondizia raccolta costa alle casse pubbliche 7 euro in più l’anno. Il dato complessivo è di una spesa media che è stata di € 6.767.000 per i 5 anni di amministrazione Galfano (2001 – 2006) , e di € 10.000.000 nei primi 3 anni di amministrazione Carini. In particolare la spesa corrente, che nel 2001 era sotto i 5 milioni di euro ha sfiorato con l’amministrazione Carini i 10 milioni di euro, ed è raddoppiata. Vero è che si raccoglie più immondizia, circa il 10% in più, ma ciò non giustifica assolutamente l’aumento dei costi.

Per la raccolta differenziata l’Aimeri Ambiente impiega a Marsala 150 persone. Gli stipendi li paga la società Aimeri, ma il Comune ha assunto un costo di 12 milioni di euro. A questi si aggiungono i costi delle 68 unità che invece hanno rifiutato di passare dal servizio di Nettezza Urbana del Comune all’Ato (2 milioni di euro l’anno) . La quota parte del Comune di Marsala prevede costi dunque di 14 milioni di euro l’anno.