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05/08/2010 18:29:54

Mazara: trovata l'arma del delitto Cucchiara

subacquei di Messina potrebbe appartenere all'arma utilizzata per uccidere Giuseppe Cucchiara, il disoccupato 43enne scomparso da casa il 13 gennaio e il cui cadavere, chiuso in un sacco della spazzatura, è stato ritrovato il 19 aprile alla foce del fiume Mazaro. Per il delitto sabato scorso i militari dell'Arma del Norm della Compagnia avevano arrestato, per omicidio aggravato premeditato ed occultamento di cadavere, Giuseppe, detto Pino, Marrone, pregiudicato di 44 anni, saltuariamente impegnato nel commercio di pesce al dettaglio.
I carabinieri hanno accertato che l'asta iniettatrice recuperata - un tipo di accessorio che è parte integrante dei fucili subacquei ad aria compressa e che è indispensabile alla ricarica manuale prima del lancio dell'arpione - risulta compatibile per tipologia e marca alle armi del delitto che Marrone avrebbe eseguitolo scorso mese di gennaio utilizzando due fucili da sub, che non sono stati ancora trovati e che il mare potrebbe avere trasportato al largo, con i quali la vittima venne colpita più volte al torace e alla schiena. Tra uno sparo e l'altro, almeno quattro, il killer avrebbe poi estratto gli arpioni dal corpo di Cucchiara, mentre era ancora in vita, per ricaricare i fucili ad aria compressa. Marrone avrebbe maturato l'omicidio per tre anni dopo averne trascorsi altri otto in carcere per traffico di stupefacenti. La condanna gli venne inflitta anche in seguito alle dichiarazioni rese da Cucchiara, anche lui coinvolto nello stesso procedimento penale, che ne aggravarono la posizione. Lunedì a Pino Marrone i militari hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che il Gip Giuliana Franciosi ha emesso nei suoi confronti