Preghiamo anche per i figli perché il Signore dia loro la forza di andare avanti e a noi di aiutarli nel loro camminò. Lo ha detto padre Gaetano Aiello nella chiesa Madonna delle Grazie celebrando i funerali di Giovanni Riccobono e della moglie Carmela Scimeca che l'uomo ha ucciso a coltellate domenica sera nella loro casa di via Trieste a Partanna, nel Trapanese, prima di togliersi la vita gettandosi dal ponte della Statale Castelvetrano-Sciacca.
In chiesa gli anziani genitori di Carmela Scimeca e i figli di 19 anni e 15 anni della donna sedevano da un lato, i parenti di Giovanni Riccobono hanno preso posto dall'altro. A stemperare la tensione, durante lo scambio del segno della pace, l'abbraccio che i due orfani hanno scambiato con gli zii e altri parenti paterni ai quali si sono riavvicinati in questo momento di grande dolore dopo avere trascorso gli ultimi due giorni dai nonni materni, a Montevago, nell'Agrigentino, dove sarà portata la salma di Carmela Scimeca.
Carmela Sciemca non voleva piu' continuare quel matrimonio. Domenica sera l'ultima lite furiosa. Poi Riccobono ha impugnato un lungo coltello da cucina e davanti agli occhi atterriti del figlio minore, che ha cercato inutilmente di salvare la madre, ha accoltellato la donna, ferendola a morte.
Quando i carabinieri sono arrivati in casa allertati dai vicini di casa, terrorizzati dalle urla, l'hanno trovata in una pozza di sangue con il figlio minore accanto in evidente stato di choc. Immediatamente sono scattate le ricerche del marito. L'auto di Riccobono e' stata trovata poco dopo lungo la statale Castelvetrano-Sciacca con le quattro frecce accese nei pressi del viadotto Belice. Un volo di circa 80 metri con un impatto violentissimo, che non gli ha lasciato scampo. All'interno della vettura i carabinieri hanno trovato un biglietto, datato 18 agosto, in cui l'uomo annunciava il suo suicidio, chiedendo scusa alla moglie e ai figli.
''Una tragedia'', commenta chi conosceva la coppia in paese. Alla base le pratiche della separazione che ad ottobre sarebbe diventata legale, ma che Riccobono non accettava. ''Abbiamo attivato i servizi sociali per fornire ai figli tutta l'assistenza necessaria in questo delicato momento - spiega il sindaco di Partanna, Giovanni Cuttone -. Cercheremo di aiutare il maggiore, che e' un talento e suona il pianoforte, a coltivare questa sua passione. Di certo e' una tragedia che ci lascia sgomenti. Un dramma familiare e dell'intero paese''.