un attrezzo capace di arrecare ingenti danni al fondale sul quale viene trainato, distruggendo rocce e praterie di posidonia. Gli agenti,
identificato il trasgressore, hanno proceduto all'inevitabile sanzione amministrativa di 1.000 Euro ed al sequestro dell'attrezzo illegale. Il pescato (circa 3 kg di granchi e scorfani) ancora vivo, è stato rigettato in mare.
Poco dopo i militari della Guardia Costiera di Marsala hanno rinvenuto un natante di 2,5 metri di lunghezza senza persone ma con a bordo 1 rete di tipo sciabica ed un altro angamello. Gli attrezzi erano stati utilizzati da poco e tra le loro maglie erano rimasti intrappolati diversi granchi, oloturie, paguri. Con tutta probabilità i pescatori di frodo, avvistato il battello della Guardia Costiera, hanno preferito abbandonare il natante con gli attrezzi ed il pescato. Naturale il sequestro degli attrezzi, questa volta nei confronti di ignoti. Anche in questo caso il pescato, ancora vivo, è stato rigettato in mare.
L'attività di vigilanza e di contrasto alla pesca di frodo continuerà a ritmi serrati, soprattutto all'interno della Riserva, al fine di prevenire e reprimere le condotte illecite, spesso gravemente lesive dell'ambiente marino.