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27/08/2010 05:13:15

A Trapani il Governo fa la guerra agli immigrati

Nostra. Per quella c'è tempo, secondo Maroni. Invece, gli agenti verrano inviati per quella che il Governo ritiene la vera emergenza: l'immigrazione clandestina. 50 agenti saranno destinati al nuovo centro di Trapani di identificazione ed espulsione degli immigrati che si trova all'ingresso dell'autostrada che è stato completato. Oggi funzionano due centri: il «Serraino Vulpitta» e a Salinagrande un centro per extracomunitari che chiedono asilo politico.


I nuovi agenti, 50 in tutto, dovevano già arrivare di queste settimane, la delibera è del Consiglio dei Ministri dello scorso 5 agosto («progetto strade sicure»).

Dopo il tentativo in gran parte riuscito di fuga di un gruppo di extracomunitari trattenuti al centro «Serraino Vulpitta» per immigrati interviene il coordinamento per la Pace.
«Questa volta in quarantatré hanno tentato un salto per la libertà, e sembra che in molti ce l'abbiano fatta. A tutti i rivoltosi va la nostra solidarietà», scrive in una nota il Coordinamento.
La fuga di massa dal «Serraino Vulpitta», la seconda in un mese, «Ã¨ un nuovo schiaffo al ministro Maroni e alla sua volontà di riempire l'Italia e anche Trapani di nuovi lager per immigrati».
Poi la nota continua: «Un ministro che plaude a una presunta diminuzione degli sbarchi ma nulla dice sui criminali respingimenti in mare eseguiti dalla polizia libica con il sostegno logistico delle forze dell'ordine italiane.
«Con questa infame guerra agli immigrati il governo - che sa di aver fallito sulle politiche economiche e sociali - continua a offrire i soliti capri espiatori da dare in pasto all'opinione pubblica, alimentando così odio e razzismo. In un Centro di Identificazione ed Espulsione si può rimanere fino a sei mesi per il solo fatto di essere immigrati, magari dopo aver perso un lavoro e, con quello, il permesso di soggiorno. Anche se nel frattempo ci si è fatta una famiglia e non ci sono più legami con il paese di origine. Oppure si finisce dentro perché il lavoro non lo hai ancora trovato, e ti beccano senza documenti. Perché se sei immigrato puoi vivere solo in funzione della tua sottomissione a un sistema fondato sullo sfruttamento più brutale».