Ad evidenziarlo sono stati i dati, forniti dalle Strutture Territoriali Arpa delle province siciliane e pubblicati nel sito dell'Agenzia. I dati si riferiscono ai monitoraggi di «Ostreopsis Ovata» effettuati nelle acque marine di tutte le coste siciliane nel mese di luglio.
I dati si possono leggere cliccando qui.
Così, in particolare per i 14 litorali della provincia soggetti alla rilevazione, il lungomare S. Vito ha mostrato la più alta concentrazione dell'alga tossica con una concentrazione di circa 25.420 cellulle per litro, a seguire il lungomare Dante Alighieri di Trapani con 23.200 cellule per litro, gli altri 12 litorali trapanesi hanno riportato dati ben al di sotto della soglia di concentrazione di 10.000 cellule/litro.
A Mazara la concentrazione dell'alga nel corso della rilevazione del 2009 si attestava non oltre le 5.000 cellule per litro. Ostreopsis ovata è una microalga che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. È una specie tipica dei climi caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane. La fioritura dell'alga è stata segnalata nelle acque del litorale di Genova ma anche già osservata in numerose occasioni in Toscana, Emilia-Romagna e Puglia già dall'estate 2003-2004. Nel settembre 2008 si è rilevata una fioritura eccezionale nelle Marche, tra il Passetto di Ancona e Sirolo, che ha determinato la chiusura della balneazione nelle spiagge comprese in tale tratto.
Nell'ottobre 2006 è stata ritrovata nel Golfo di Trieste da parte del Laboratorio ARPA FVG del dipartimento di Gorizia. La più recente segnalazione, ottobre 2009, interessa le coste del Friuli-Venezia Giulia.
La fioritura dell'alga, può causare un'intossicazione i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rinorrea (raffreddore), difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e febbre.
La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga. Questo giustifica i sintomi anche in soggetti che non praticano attività acquatiche e rende il divieto di balneazione inappropriato per limitare l’esposizione.
La sindrome clinica è da considerare completamente benigna e non paragonabile ad altre sindromi tossiche causate da alghe. La tossicità dell'Ostreopsis ovata sembra dovuta alla produzione di una tossina non meglio identificata (solubile in butanolo) con caratteristiche in qualche modo simili alla palitossina, tossina marina ben conosciuta e molto potente..