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21/09/2010 05:33:51

Ecco il Lombardo quater. Giulia Adamo lascia Miccichè ed è capogruppo dei finiani....

17,45 -  ''Io ho sempre tralasciato gli status e guardato alle persone, ho tralasciato i pregiudizi e non guardato alle appartenenze. Saranno i fatti a smentirlo''.  Cosi', l'assessore regionale alla Sanita' della Sicilia Massimo Russo, che verra' confermato in Giunta replica agli attacchi del sottosegretario Gianfranco Micciche' che ieri aveva duramente attaccato gli 'tecnici' dell'esecutivo Lombardo, a suo dire un ''governo folle''. ''Penso che alla fine anche lui sara' contento che i fatti lo possano smentire -ha concluso Russo- ne sono certo''

17,40 - Il ritardo con cui Lombardo sta comunicando i nomi degli assessori è dovuto - ufficialmente - alla limatura del programma della nuova giunta. Ma nei corridoi di Sala d'Ercole, in realtà, si sta cercando in extremis di raccattare il voto di qualche altro deputato oltre quelli del nuovo pentapartito (Udc - Mpa - Pd - Api - Fli). In questo senso, alcune voci non confermate indicano in Giulia Adamo un possibile appoggio a sorpresa a Lombardo. Giulia Adamo, dunque, non seguirebbe Miccichè nella formazione del nuovo partito, ma neanche il Pdl. La notizia, tuttavia, non trova ancora conferma.

17,35 - "Due anni e mezzo fa Berlusconi ci ha chiesto di sostenere la candidatura di Lombardo. Noi siamo leali verso chi è stato scelto dagli elettori a livello nazionale, cioè Berlusconi, e siamo leali anche in Sicilia con chi è stato scelto dai siciliani. E' il Pdl che ha deciso di non sostenere più il presidente eletto dai siciliani". Così, il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, commenta a 'Radio24' la nascita del 'Lombardo quater' che ha l'appoggio di Fli e Pd, ma non del Pdl. Prove di scollamento a Roma? "Non c'è nessuna similitudine - spiega - tra il caso siciliano e il livello nazionale".

17,25 - "Sarebbe il primo caso in cui il diretto interessato lo scopre in Aula. Nessuno mi ha detto niente, non ho ricevuto alcuna chiamata. Se me lo chiedesse il segretario del partito valuterei la proposta, anche se il mio giudizio sull'operazione e' fortemente critico". Lo dice l'ex parlamentare Franco Piro, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano di commentare le voci di una sua 'possibile candidatura' ad assessore nel Lombardo quater, la cui nascita e' attesa a minuti. "Ho forti riserve sul Lombardo quater - aggiunge Piro- In atto c'e' un vero e proprio ribaltone, perche' una cosa e' un governo con tecnici appoggiati dal Pd, altra un Esecutivo che si spaccia per tecnico, ma che invece e' politico".

17,20 -  ''Proprio un minuto fa tutti gli assessori del Lombardo ter hanno rassegnato le dimissioni, questo significa che il presidente della Regione Siciliana e' gia' pronto a formare il suo nuovo esecutivo, che sara' composto solo da tecnici''. A dirlo a margine della seduta d'Aula, in corso a Palazzo dei Normanni, a Palermo, e' Nicola Leanza (Mpa), ex assessore del precedente esecutivo regionale. Secondo le prime indiscrezioni, confermate dallo stesso Leanza nel Lombardo quater dovrebbero esserci Nino Strano precedente assessore al Turismo del Lombardo ter e l'ex prefetto di Catania Giovanni Finazzo. Per il mantenimento della squadra di Lombardo dell'assessore Strano contro cui c'era il veto del Pd, sarebbe intervenuto Gianfranco Fini.

16,55 - E' iniziata all'Assemblea regionale siciliana la seduta d'aula in cui il presidente della Regione Raffaele Lombardo presenterà la nuova giunta di governo.  Il presidente non è ancora arrivato a Sala d'Ercole. La giunta non presenterà politici, ma solo tecnici.Il presidente dell'Assemblea regionale Francesco Cascio rinvia la seduta alle 17. Si aspetta l'arrivo del presidente Lombardo, che ha chiesto tempo per finire di preparare il suo discorso.

16,35 - Il «quarto governo Lombardo» deve ancora debuttare ma già si stanno dispiegando gli effetti nazionali del laboratorio siciliano. Pier Ferdinando Casini è pronto a sostenere il primo governo del «nuovo polo» – centristi, finiani, Mpa, Api di Rutelli – costi pure il conflitto aperto con Totò Cuffaro, Calogero Mannino e Saverio Romano, i capi dell’Udc regionale. E si sa già che la reazione dell’area Cuffaro-Mannino non sarà interna all’Udc: è in cantiere la creazione di una nuova formazione politica nazionale, che si propone di raccogliere i dissidenti centristi (ma alla Camera ai quattro deputati cuffariani dovrebbe unirsi il solo Michele Pisacane) e che il prossimo 28 settembre dovrebbe aggiungersi alla maggioranza berlusconiana, votando la fiducia al governo.

16,30 -  Nino Strano non farebbe parte dell’esecutivo. Il veto del Pd lo avrebbe bloccato. Al suo posto i finiani avrebbero indicato Letizia Di Liberti. L’altra sorpresa dell’ultima ora riguardebbe il Pd: dopo che stamattina le quotazioni di Luigi Cocilovo si erano impennate, all’ultimo momento è spuntato il nome dell’ex prefetto di Palermo Giosuè Marino.

16,20 -  E' scattato il countdown per il Lombardo quater e, a meno di una manciata di minuti dalla nascita del nuovo esecutivo, che sara' annunciato in Aula all'Assemblea regionale siciliana dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sembra stringersi il cerchio sui nomi dei papabili assessori. In quota Pd i rumor danno in pole position il giuslavorista palermitano Agostino Equizzi, l'economista Salvo Cincimino, i parlamentari Franco Piro e Luigi Cocilovo. Per l'Api di Rutelli ci sarebbero Egidio Ortisi e Uccio Messina, mentre l'Udc di Casini punterebbe su Andrea Piraino e l'Mpa su Antonio Scavone. Il condizionale e' comunque d'obbligo.


14,00 - "Il caso Sicilia è il caso più squallido di inciucio che possa esistere". Lo dice Antonio Di Pietro a proposito del Lombardo-quater che sarà annuciato oggi dal governatore dell'Isola e di cui saranno componenti anche Pd, parte dell'Udc, Api e Fli, mandando di fatto il Pdl all'opposizione. "Si mette a nudo- aggiunge il leader Idv- il comportamento di alcuni dirigenti del Partito democratico e di quelli dell'Mpa di Lombardo. E' impossibile e inimagginabile che in Sicilia il governatore si elegga con il voto di esponenti del Partito democratico e che a Roma invece egli dia la fiducia al governo Berlusconi". Di Pietro conclude: "E' inaccettabile, per noi che vogliamo costruire una nuova coalizione, un nuovo Ulivo, vedere i nostri partner che si alleano con i nostri avversari e per questo li richiamiamo all'ordine se vogliono avere una coalizione degna di questo nome, altrimenti e' meglio che se ne vadano dall'altra parte".

 

13,30 - Da Palazzo D'Orleans confermano che questo pomeriggio Lombardo presenterà la sua Giunta. E' prevista anche la diretta satellitare del discorso di Lombardo all'Ars (diretta anche su www.marsala.it). Mancano poche ore, ma la situazione appare ancora ingarbugliata. Le ultime spine del governatore riguardano Dore Misuraca e Nino Strano. Nel toto nomi di queste ore ci sono alcuni punti fermi. Conferma per i sei tecnici dell'attuale compagine governativa. La Chinnici, Venturi e l'assessore alla Salute manterranno le loro deleghe, Armao pare destinato al Bilancio, Russo e Centorrino cambieranno quasi sicuramente assessorato.

 

13,00 - Secondo indiscrezioni ad ostacolare il varo del quarto governo Lombardo è la conferma di Nino Strano (Fli), inviso al Pd. Strano infatti è quello che festeggiò con la mortadella la caduta del Governo Prodi, ed inoltre non è un tecnico. Il Pd si è impegnato con Lombardo a sostenere un governo solo di tecnici, benchè di area.

 12,30 - "Non entro nello stato d'animo degli elettori del Pd. Certo e' che gli esponenti democratici si ritrovano oggi al governo con quel presidente che fino a poco tempo fa hanno avversato. Il Pd aveva detto le cose peggiori dell'antagonista della presidente Anna Finocchiaro che fu candidata alla Regione proprio 'contro' lo stesso Lombardo...". Lo ha detto il co-coordinatore del Pdl siciliano, Giuseppe Castiglione, rispondendo ai giornalisti in merito al 'varo' del quarto governo Lombardo in Sicilia.

 

12,00 - Il voto di fiducia del Pd al governo Lombardo ''e' una scelleratezza politica e un tradimento inqualificabile nei confronti dei siciliani che hanno votato contro Lombardo e che continuano a credere in una politica senza ombre di mafia, senza il peso delle clientele, senza l'avidita' delle spartizioni di potere''. Lo afferma, a nome di Sinistra Ecologia Liberta', Claudio Fava, coordinatore della segreteria nazionale. ''Il partito democratico siciliano, lontano anni luce dal sentimento dei suoi elettori, si appresta adesso a votare la fiducia in cambio di qualche assessorato. Quello che - conclude Fava - i dirigenti locali del Pd chiamano allegramente 'laboratorio', nel vocabolario della buona politica si chiama inciucio''.

11,30 - ''Sono molto dispiaciuto non tanto per me quanto per il presidente Lombardo, perche' poteva essere l'interprete di una sfida importante di coinvolgimento e di passione per la nostra gente e invece e' caduto nella trappola di chi ha lavorato e continua a lavorare solo per il proprio interesse''. Lo dice Michele Cimino, ha rimesso il mandache to di vice presidente della Regione e di assessore per l'Economia ''senza alcun rammarico, con la coscienza di avere sempre lavorato al meglio delle mie possibilita' e con il cuore, nella consapevolezza che le battaglie per la mia terra le continuero' a fare anche da deputato''. ''In questi anni di duro lavoro - continua Cimino -, abbiamo raggiunto dei risultati di rinnovamento e di forza con la progettazione di una finanziaria di rigore, di importanza strategica anche grazie alla concertazione con le parti sociali e con le forze produttive, con azioni coraggiose sia da parte del governo che del nostro partito, stando sempre in mezzo alla gente, ascoltando e registrando i bisogni dei cittadini''.

 

11,00 - - "Chiamare laboratorio politico una coalizione che cambia quattro volte in meno di due anni il governo..., mi pare piu' una confusione politica". Lo ha detto Altero Matteoli, a Sky Tg24, a proposito delle vicende del governo Lombardo in Sicilia. "Che la Sicilia sia sempre stata un laboratorio della politica italiana e' vero, pero' mi pare che in questa vicenda ci sia piu' confusione che la volonta' di elaborare una linea politica", ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture.

"Micciche' e' un esponente del Pdl, autorevole. Ha sempre detto che non tradira' mai Berlusconi, che sta con Belusconi. Ma Berlusconi si appoggia stando dentro il Pdl, c'e' bisogno i far decollare sempre piu' e sempre meglio il partito", ha sottolineato Matteoli.

10,30 - Ecco la ricostruzione del Giornale di Sicilia di oggi: "È Andrea Piraino l’ultimo nome finito nello schema che Raffaele Lombardo leggerà oggi in aula all’Ars. È lui l’assessore tecnico gradito all’Udc e che non dispiace neppure al Pd. Finirà, a meno di sorprese, agli Enti locali: guida da anni, in qualità di direttore, l’Anci. Intorno ad Andrea Piraino Lombardo ha messo insieme un piccolo gruppo di sostenitori. Gradito all’Udc casiniana di Ardizzone, Forzese e Parlavecchio, non dispiace neppure a Cateno De Luca: il deputato messinese ex Mpa sembrava essersi avvicinato a Miccichè ma ora è in pole position per essere il quarto parlamentare della rifondazione-Udc (dopo l’uscita scontata degli 8 deputati vicini a Romano e Cuffaro).

Non manca chi continua a scommettere che oggi finirà tutto con un rinvio. Ma Palazzo d’Orleans ha perfino organizzato una diretta satellitare sull’annuncio della nuova giunta. Lombardo leggerà di sicuro i nomi di altri 4 neo assessori. Egidio Ortisi, ex deputato della Margherita, oggi co-fondatore dell’Api di Rutelli in Sicilia sarà il nuovo assessore ai Beni culturali. Anche se la stessa delega potrebbe andare a un finiano. Pippo Scalia, leader di Futuro e Libertà, ha ottenuto la garanzia che Nino Strano resterà in giunta: al Turismo o proprio ai Beni culturali. L’altro nome certo in quota finiani è quello di Gian Maria Sparma, giovanissimo dirigente regionale (32 anni) che passerebbe dal ruolo di direttore della Pesca a quello di assessore alla Pesca e all’Agricoltura. In calo le chance di Letizia Di Liberti.
L’Mpa indicherà con ogni probabilità l’ex manager dell’Asl etnea Antonio Scavone: dovrebbe andare al Territorio, dove sostituirebbe un altro autonomista, Roberto Di Mauro. A sorpresa, al posto di Scavone, Lombardo potrebbe chiamare l’ex prefetto di Catania, Giovanni Finazzo. Confermati i sei tecnici uscenti.
E' possibile leggere la versione integrale dell'articolo nel Giornale di Sicilia in edicola oggi, martedì 21 settembr

 

9,30 - Battesimo del «terzo polo» oggi in Sicilia. L’Udc, o almeno l’ala (minoritaria nell’Isola) fedele alla linea di Casini, entra nella giunta regionale con Pd e finiani. Il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo (Mpa) presenterà oggi il suo quarto rimpasto in due anni e mezzo. Un rimpasto che è un vero e proprio ribaltone. Fuori il Pdl, grazie al quale nell’aprile del 2008 Lombardo è stato eletto con il 64% di consensi; dentro il Pd, con i tecnici che già erano nel Lombardo ter e qualche aggiunta; dentro anche l’Api di Francesco Rutelli e i finiani del Fli. Et voilà, il ribaltone è servito. 


 Oggi Raffaele Lombardo, se manterrà l'impegno, annuncia il suo quarto governo in due anni, appoggiato questa volta da Pd, Mpa, mezzo Udc, Api e finiani. Questo pomeriggio infatti il Governatore dovrebbe annunciare in Aula la nuova squadra di Governo. Ma il Pd mostra ancora delle perplessità ed ha voluto rinviare ogni decisione a venerdì di questa settimana, in occasione della direzione regionale di partito. Nel pomeriggio di ieri intanto, il sottosegretario alla Presidenza, Gianfranco Miccichè insieme con Michele Cimino e Titti Bufardeci, hanno incontrato la stampa per rendere note alcune considerazioni sul Governo Lombardo.
Nel corso della conferenza stampa il sottosegretario Miccichè ha criticato l’operato di Lombardo. Considera una iattura il governo tecnico e fa appello al Pd perchè chieda a Lombardo assessori politici e non tecnici.

INDISCREZIONI. Ecco le ultime indiscrezioni secondo Live Sicilia: "Restano i tecnici Gaetano Armao (che dovrebbe passare dai Beni culturali al Bilancio), Caterina Chinnici e Massimo Russo. Restano anche i tre tecnici di area Pd: Pier Carmelo Russo (vicino ad Antonello Cracolici, ma, secondo rumors, prossimo a un cambio di assessorato), Marco Venturi (espressione di Beppe Lumia) e Mario Centorrino (gradito a Francantonio Genovese e alla sua corrente Innovazioni). Al Pd dovrebbe spettare solo un altro assessore. Ed è aperta una corsa tra le varie anime del partito per accaparrarselo. Innovazioni punta, come anticipato da Livesicilia, sul giuslavorista palermitano Agostino Equizzi, dato per favorito. Un altro nome è quello dell’economista palermitano Salvo Cincimino, che col segretario Giuseppe Lupo condivide l’appartenenza all’Opus Dei. Ma sarebbe attivissimo nelle ultime ore anche il tandem Mirello Crisafulli-Angelo Capodiscasa, per ottenere un posto per un’anima del partito fin qui rimasta fuori dai giochi. In quel caso, il candidato numero uno è l’ex parlamentare Franco Piro, navigatissimo conoscitore dei bilanci regionali.

Dal Pd oggi sarebbero arrivati al governatore segnali di stop all’ingresso in giunta di Nino Strano, non considerato tecnico, e poco gradito ai democratici per la non dimenticata vicenda della mortadella mangiata in Parlamento. Il catanese, però, è forte della blindatura di Gianfranco Fini e dovrebbe restare al suo posto, occupando l’ottava casella. La nona andrebbe a un altro uomo espressione del nascituro gruppo Futuro e libertà, cioè il giovane Gianmaria Sparma, che andrà all’Agricoltura. Il decimo posto a tavola è stato assicurato all’Api. Ma il nome di Egidio Ortisi, candidato del partito di Rutelli, ha scatenato, come per Strano, molti mal di pancia. Ortisi, ex Ppi, è infati un politico “puro” per quanto fuori dal Parlamento, e un suo ingresso in giunta alimenterebbe gli appetiti di altri politici di carriera attualmente appiedati. I rutelliani restano però fermi sul suo nome. In subordine, il piano B contempla in giunta Uccio Messineo, docente di Economa all’Università de L’Aquila.

La casella numero undici spetta all’Udc, che si appresta a formalizzare la scissione tra i cuffariani di Saverio Romano, migrati alla corte del Cavaliere con la promessa, secondo i quotidiani nazionali, di un posticino da sottosegretario o addirittura da ministro, e i casiniani di rito ortodosso, guidati da Gianpiero D’Alia. Il nome è quello di Andrea Piraino, professore universitario palermitano, già segretario dell’Anci, già centrista, trasmigrato al Pd al seguito di Marco Follini, ma ormai in uscita dal partito di Bersani.

Resta il dodicesimo e ultimo posto. Che sembra cosa fatta per Antonio Scavone, manager dell’Asl di Catania espressione diretta di Raffaele Lombardo.