Li Bergolis, 33 anni, allevatore, era ricercato dal marzo del 2009 quando fu condannato dal tribunale di Foggia all'ergastolo per omicidio, armi, droga e mafia. E' accusato dell'omicidio di Matteo Mangini, ucciso nel settembre del 2001.
Il super latitante e' uno dei massimi esponenti dell'omonima famiglia coinvolta da oltre 30 anni nella rivalita' con la famiglia degli Alfieri-Primosa. Franco Li Bergolis e' stato arrestato all'alba di questa mattina nella sua abitazione a Monte San Angelo, in provincia di Foggia. "Come avete fatto a trovarmi. Siete stati bravi, complimenti". Sarebbero state queste le prime parole di Franco Li Bergolis dette questa mattina ai carabinieri che hanno fatto irruzione della sua abitazione di Monte Sant'Angelo dove il super latitante della faida del Gargano e'
stato arrestato.
Franco Li Bergolis era stato arrestato nell'ambito del blitz dei carabinieri del reparto operativo di Foggia il 23 giugno del 2004 nel corso del blitz Iscaro-Saburo. L'indagine fotografava la rivalita' trentennale tra le famiglia dei Li Bergolis e degli Alfieri-Primosa di Monte Sant'Angelo. Una guerra iniziata per questioni di abigeato e poi trasformatasi in lotta per il controllo del territorio e dei traffici illeciti. Secondo quanto emerso dalle indagini i Li Bergolis si sarebbero alleati con i Romito di Manfredonia, per espandere le loro attivita' economiche illecite. Nel corso del processo, invece, e' scaturito che alcuni dei Romito erano confidenti dei carabinieri. Per questo motivo, dicono gli investigatori, sarebbe nata nell'ultimo anno un'altra faida tra gli ex amici: i Li Bergolis e i Romito. Una nuova guerra che ha causato omicidi eccellenti come quello di Franco Romito, ucciso a Siponto il 21 aprile del 2009.